Non è esattamente un taciturno. JustinKluivert parla, a volte lancia grida di dolore (il che è anche positivo, vista l’età e le giuste ambizioni). Vuole giocare, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, altrimenti che cosa è venuto a fare?
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La Roma valuta ciò che è Justin
Kluivert chiede spazio e non lo nasconde, Di Francesco vuole gestirlo senza fretta È arrivato il suo momento: a destra o sinistra, può e deve passare dalle parole ai fatti
Ha scelto la Roma, non sappiamo se come trampolino, ma fino a ora lo abbiamo visto poco: 4 partite di campionato e una in Champions. DiFra gestisce, lui vuole bruciare le tappe e lo si evince dai discorsi che fa. E’ ragazzo, scalpita. Vuole giocare di più, non vuole andare in tribuna (ma dai?). O quantomeno si aspettava di avere più spazio, questo è lecito.
La stagione è appena cominciata e tempo ne avrà. L’exploit della prima giornata, scatto, dribbling e assist perfetto per Dzeko, non ha avuto seguito. Le sue doti si sono spente nel mosciume della prima Roma, che è riemersa solo dalla partita contro il Frosinone. Kluivert ha giocato a destra, a sinistra, la sua migliore prestazione è arrivata in Champions League (con il Viktoria Plzen), dove ha pure segnato un gol nell’una delle due partite giocate fino a ora da titolare. Il predestinato non fa mai niente a caso: Justin - per quel gol europeo - è entrato nella storia della Roma perché mai un giocatore così giovane (19 anni e 150 giorni) aveva segnato con lamaglia giallorossa in Champions.
Ma la domanda è questa: ne avrà di spazio (in più) questo benedetto ragazzo? Sì, perché Di Francesco ha bisogno di fare turnover e Justin entrerà sicuramente nelle fisiologiche rotazioni, magari a partire proprio dalla partita di domani contro la Spal. Là davanti è venuto meno per qualche settimana Diego Perotti e Patrik Schick non viene considerato un esterno tranne in rari casi. Quindi, a destra per ora c’è Under, a sinistra ci sono Kluiver con El Shaarawy (più eventualmente Pastore).
L’impressione è che il suo turno arrivi già domani. Nel ruolo che più gli piace ricoprire, quello di esterno sinistro. In questo caso al posto di El Shaarawy, perché possibile titolare in Champions. Quindi, caro Justin, può passare dalle parole ai fatti.
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