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Il Messaggero

La Roma rinforza il bunker

La Roma rinforza il bunker - immagine 1
Nell'attesa di completare la rosa con nuovi innesti in attacco e a centrocampo, Mou consolida la difesa: Ndicka e Kristensen poirtano chili e centimetri
Redazione

La Roma alza il muro. Che non vuol dire solo immergersi nel lavoro allontanando gli occhi curiosi puntati addosso, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Qui ad Albufeira il gruppo è controllato/protetto a vista, dall’alto (con vigilanti sulle collinette e guardie del corpo a scortare l’entrata e l’uscita dei calciatori da hotel e campo d’allenamento) e dal basso (steward presenti su ogni angolo dello stadio Monumental, che ospita la Roma per il lavoro quotidiano e per almeno un paio di amichevoli portoghesi). Mou sta impostando il lavoro su ciò che è già collaudato: la difesa a tre, o a cinque se vogliamo essere più precisi.

Dentro ci sono già due novità rispetto alla scorsa stagione, una è un esterno destro, abile a giocare anche a quattro, Rasmus Nissen Kristensen, danese di ventisei anni, prestato dal Leeds, 70 chili per 187 centimetri. Un terzino di peso, con la gamba giusta per gestire le due fasi; l’altra si chiama Evan Ndicka, francese con cittadinanza ivoriana, preso a parametro zero dall’Eintracht Francoforte, una statua di 82 chili distribuiti su 192 centimetri, che già risulta essere il migliore nei test fisici.

Mou ha gli uomini migliori possibili per organizzare una squadra che sappia fare della difesa la sua arma principale, pensando che là davanti Dybala possa risolvere tutto. Ma come noto, Paulo non basta, uno solo, seppure il migliore, non basta mai per una stagione lunga e stressante. Là davanti serve uno sforzo, per raddoppiare i ruoli come in difesa: solo Pellegrini in Aouar ha il suo alter ego, per il resto ci sono calciatori interscambiabili come El Shaarawy e Solbakken, un giovane di belle speranze come Pagano, ma poi c’è il solo Belotti come attaccante centrale.