(Il Messaggero - U.Trani) «Visto, possiamo lottare anche noi». Anche per il titolo. «Non dobbiamo sognare, ma lavorare». Zdenek Zeman ci crede, mentre si gusta le immagini della sua Roma che domina a San Siro contro l’Inter. Con Totti protagonista da esterno, a sinistra, proprio come 13 anni fa, alla faccia di chi ancora dice che in quel ruolo il capitano non può giocare. «Per me sì, perché è un grande campione. E non ne parlo più...». E invece elogerà più volte il suo riferimento in campo. L’amico ritrovato.
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“La Roma mi piace così”
(Il Messaggero – U.Trani) «Visto, possiamo lottare anche noi». Anche per il titolo.
La Roma, intanto, comincia a recitare in campo come vuole lui. Senza paura, schiacciando gli avversari: «Abbiamo fatto una buona partita, a tratti giocando molto bene. Questo risultato deve darci convinzione. E soprattutto dobbiamo sapere che siamo competitivi contro qualsiasi squadra. Siamo contenti della bella prestazione su un campo non facile. Mi auguro che questo risultato ci dia un’ulteriore spinta». Dopo questa notte milanese vede più pregi che difetti. «Mi è piaciuta tanto la voglia dei ragazzi, anche se poi tatticamente abbiamo sbagliato qualcosa, perché se avessi fatto tutto bene per gli altri sarebbe andata malissimo. Ma finché vedo quello spirito mi va bene. Ma ci sono margini di miglioramento. Bisogna preoseguire su questa strada, per trovare più affiatamento. Io voglio una squadra che va in verticale e che parte. Non mi piace il possesso, come col Catania, poi se non ci sono sbocchi e se non hai piedi buonissimi, la palla la perdi. La squadra deve lavorare sui ritmi, la preparazione dovrebbe servire a questo. Dopo aver sofferto negli allenamenti, bisogna farlo in partita».
Torna alle gesta di Totti: «Ha fatto tutto quello che gli abbiamo chiesto. Lui ha iniziato attaccante a sinistra, poi a centrocampo, poi in difesa. E' un mezzo esterno, lì serve per gli altri due che sono due attaccanti. Prendiamo Destro: quella non è la sua posizione ideale ma sfrutta il movimento di Totti. Per me tredici anni fa giocava come oggi. Gli è piaciuto e gli piace fare assist, pensare agli altri. Sta bene, ha fatto tutta la preparazione, vederlo rincorrere l'avversario per sessanta metri mi ha fatto piacere». Fa i complimenti ai centrocampisti: «Io preferisco chi, in mezzo, sa aggredire: Florenzi e Marquinho possono farlo. Il primo ha fatto molto bene l’anno scorso a Crotone, con undici reti. Lavora sia in fase difensiva che in fase offensiva. Peccato che ha sbagliato il secondo gol, ha detto che era stanco. Se Pjanic fosse stato bene, avrebbe giocato».
Assolve Osvaldo:«Espulsione esagerata». Non guarda alla Lazio: «Penso alla Roma e alla prossima partita di Bologna». Nè alla Juve: «Ai bianconeri si possono fare i complimenti che ha vinto alla grande». Manda un messaggio a Moratti:«Non ci ho parlato, ma vorrei ringraziarlo per le parole Che ha detto su di me. Stesso ringraziamento ai tifosi interisti: spero che tanti altri la pensino cosi. Di fare calcio pulito».
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