La Roma vince per la sesta volta di fila e momentaneamente si piazza al 3° posto in attesa di Fiorentina-Napoli di domani sera. Spalletti parte lasciando in panchina i tre debilitati dall'influenza: Florenzi, Manolas e Dzeko. Il sistema di gioco, anche per mettersi a specchio con Giampaolo, è il 4-3-1-2. Che funziona pure senza centravanti: El Shaarawy ha firmato la prima doppietta in giallorosso e Pjanic è diventato il miglior marcatore con 11 reti (9 in campionato e 2 in Champions).
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La Roma ingrana la sesta e vola
Sesta vittoria consecutiva dei giallorossi di Spalletti. E' proprio il tecnico toscano il vero protagonista: 19 punti in 8 gare e 18 gol (su 19) segnati su azione
Spalletti, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero", riparte con due esterni davanti, Salah ed El Shaarawy, e Perotti trequartista. Posizione che però lascia spesso a Pjanic o a Nainggolan che si inseriscono a turno. Il vertice basso nel rombo di centrocampo è Keita che si appoggia sui terzini Maicon e Digne, chiamati a salire. Riprende a suonare la banda dei palleggiatori, soprattutto sul lato destro.
E' sullo sfortunato autogol che la Roma ha ragionato da grande. In poco più di 5 minuti è tornata avanti con Pjanic che, dopo aver calciato la punizione sulla barriera, ha sfruttato subito la respinta. Sistemata la pratica, l'inaspettato black out dei giallorossi. L'involuzione inaspettata può essere stata causata dal forfait di Nainggolan che, al minuto 35, si è arreso all'ennesimo infortunio muscolare della stagione (17°).
L'ingresso di Manolas, fuori Maicon, con Ruediger spostato a destra da terzino, è servito a dare più sicurezza al reparto. El Shaarawy, svagato nel secondo tempo, ha avuto la forza di regalare il contropiede decisivo a Salah. L'italo-egiziano ha continuato la corsa: gol e abbraccio sotto il settore ospiti invaso dai tifosi giallorossi. E' Spalletti il protagonista: 19 punti in 8 gare e 18 gol (su 19) segnati su azione.
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