Martedì, contro l'Atletico Madrid, di positivo c'è stato il risultato. Altro aspetto: per una buona parte di gara, si è vista una squadra, capace di giocare compatta, umile, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. E ancora: non ha preso gol, aspetto fondamentale per ottenere risultati e mantenere le ambizioni future.
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La Roma è impreparata
Il tecnico tira in ballo il lavoro blando svolto durante l’estate: la squadra regge per un’ora e ha difficoltà a essere pericolosa
Veniamo ai problemi, che ci sono e sono evidenti e bisogna dare tempo all'allenatore per risolverli. La Roma dura un'ora: gioca bene, regge il campo, a un certo punto sviene. E questo è successo con Atalanta, Inter e Atletico Madrid. Con una differenza: a Bergamo non si è giocato bene nemmeno nella fase up, mentre contro Spalletti e Simeone almeno si è visto inizialmente un buon calcio. La questione fisica richiama inevitabilmente l'aspetto della preparazione, a cui Di Francesco non smette di fare riferimenti, sottolineando come, tra tutti i calciatori a disposizione, quelli che reggono i novanta minuti sono Perotti e Jesus, che hanno cominciato il lavoro con lui da Pinzolo. In generale, secondo DiFra, è stato fatto un lavoro troppo blando e questo aspetto chiama in causa anche i preparatori non suoi. La tournée americana ha consentito di giocare ma non di allenarsi con grande regolarità.
La squadra dovrà essere brava a trovare la condizione in partita e alcuni elementi (De Rossi e Nainggolan). Per gli automatismi serve anche avere la squadra al completo, cosa che fino ad adesso non è accaduta.
Il secondo aspetto su cui c'è da lavorare è l'attacco spuntato. La Roma fatica ad arrivare in porta. Sotto certi aspetti, Dzeko ha ragione: lo scorso anno aveva Salah e Nainggolan alle sue spalle, poteva dialogare meglio e con più calciatori sulla trequarti, ora ha Perotti che gira alla larga, Defrel sempre sotto la linea della palla e De Rossi non verticalizza con continuità (e Gonalons lo farà?), e lui là davanti si perde un po'. Per ora siamo ai problemi e alle attenuanti. Il guaio vero si presenterà quando non ci saranno più attenuanti.
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