rassegna stampa

La lezione di fine anno: migliorare uomini e personalità

La crescita non dovrà essere soltanto tecnica o tattica, ma anche mentale

Redazione

Giù il sipario. L'Olimpico chiude, va in vacanza. La Roma saluta la sua gente tra gli applausi, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero, anche in campionato, dopo averlo fatto in Champions al termine della partita contro il Liverpool. In casa, Roma bellissima in Europa e bruttina assai in Italia. Tutto questo prima (e dopo) la sfida contro i campioni d'Italia. Una gara affrontata con la qualificazione alla Champions 2019 già in tasca, ma con la voglia di restare sul podio, quindi di confermare il terzo posto. L'occasione, inoltre, per valutare dal vivo l'entità reale della distanza dalla capolista.

Personalità. Ecco la qualità migliore espressa dalla Roma nella prima frazione contro un avversario deciso a festeggiare sul prato romano il settimo scudetto di fila. Personalità nel senso di applicazione, innanzi tutto, e anche di capacità di stare dentro la partita. Fosse stata una costante, questa, il terzo posto in classifica non sarebbe più da tempo ancora in discussione. Ma, come detto, nessuna squadra sa rovinarsi da sola come la Roma. E qui si impone una riflessione: migliorare questo aspetto, dovrà essere una priorità per la prossima stagione. La crescita, insomma, non dovrà essere soltanto tecnica o tattica, ma anche mentale. Un tasto sul quale sta battendo praticamente da sempre Di Francesco.

La conferma che c'è ancora (tanto) da lavorare, e anche sulla tenuta nervosa di alcuni uomini di EDF. Questa Roma è una squadra ancora giovane, nata soltanto nella passata estate, quindi ha necessità di altro tempo per diventare realmente grande. La distanza dalla Juventus, lo ha testimoniato la partita dell'Olimpico che va in vacanza, è ancora notevole.