(ilmessaggero.it)Una vera e propria guerra dei tifosi. Al solito, tra romanisti e laziali. L'occasione è il compleanno della Roma. La vittima una sola: il quartiere di Testaccio, le cui mura sono state imbrattate senza pietà. A sollevare il caso il blog Roma Fa Schifo, che pubblica la lettera di una lettrice.
rassegna stampa
La festa della Roma diventa un incubo. A Testaccio imbrattati palazzi e chiese
(ilmessaggero.it) Una vera e propria guerra dei tifosi. Al solito, tra romanisti e laziali. L’occasione è il compleanno della Roma. La vittima una sola: il quartiere di Testaccio, le cui mura sono state imbrattate senza pietà.
«Caro RFS - scrive Giorgia -, ti scrivo in preda a una rabbia indescrivibile. Vivo a Testaccio, circa un'ora fa abbiamo iniziato a sentire dei forti colpi, sembrava fosse scoppiata una sommossa. Dopo un pò si è capito che erano i tifosi della Roma che eravo venuti a festeggiare qualcosa. Sono scesa a vedere e quella che poteva sembrare una semplice manifestazione di supporto alla propria squadra, altro non era che la sistematica distruzione di un quartiere».
Una festa che, sottolinea la lettrice del blog, per il quartiere si è trasformata in un incubo. "Con coppe, coccarde e trofei, una minoranza etnica resterai!", scrivono i giallorossi. Per arrivare alle vere e proprie minacce. "Coppa in faccia? No, razzo in faccia!".
«Dovunque questi disgraziati sono passati, - continua Giorgia- hanno lasciato muri imbrattati, senza rispetto per nulla: il nuovo mercato, la Chiesa, palazzi appena ripuliti, scuole. Ti mando alcune delle foto che ho fatto, dopo un pò ho smesso di seguirli perchè avevo le lacrime agli occhi. Perchè sostenere la propria squadra deve voler dire distruggere la propria città? Possibile che non ci sia niente che si possa fare? Sono alle lacrime. Giorgia».
Come se non bastasse, sono comparse anche delle scritte antisemite contro i biancocelesti, soprattutto in via Zabaglia, nella piazza dove si trovava l'ex mercato di Testaccio, e su alcune delle pareti del nuovo mercato.
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