Anche gli inglesi scherzano sul ritrovato Dzeko: «I tifosi della Roma hanno assistito a un miracolo di Dio: a Dzeko è stata ridata la vista». Cioè Edin non è più Cieco, prendendo spunto da una battuta nata da queste parti l'anno scorso, quando non ne azzeccava una. Così funziona: si scusava Edin per i gol falliti, si scuseranno oggi chi gli dava del Cieco e si va avanti. Anche lo stesso Dzeko ha ammesso che quest'anno è cambiata la musica. Centrato il bonus: dieci gol in dieci partite. Come Batistuta 2000/2001, urlano gli statistici. Il nove giallorosso sta segnando come nell'anno del City con Mancini. Quattordici gol complessivi in quella Premier League e dieci nelle prime sue dieci partite (otto in nove gare), come oggi. Anche in quella stagione andò a segno per quattro partite consecutive come in questa stagione. Analogie. Allo stesso punto della stagione, l'anno scorso, Higuain aveva segnato 8 reti. Il suo rendimento attuale è migliore di quello di Cavani, Messi, Suarez. Il bosniaco sta rendendo meglio anche di Diego Costa, Lukaku, Aubameyang, Lacazzette e Modeste. Insomma, nessuno meglio di lui, che ora viene paragonato - per una somiglianza fisica e una mancata cattiveria sotto porta - al suo idolo, Van Basten. Van Basten era bello, forte, poco rude e allo stesso tempo un killer d’area di rigore, caratteristiche che per ora tornano ad essere perfette per il bosniaco. L'olandese visse brevi momenti di grandezza al Milan, combattendo contro una caviglia che lo costrinse a smettere presto. In ogni caso non partì mai come Dzeko in questa stagione. Solo ad un certo punto della sua migliore stagione in rossonero, quella del Pallone d’Oro, è riuscito a fare anche meglio di Dzeko e di tutti, realizzando undici reti in sei partite (consecutive), tredici in nove. Impressionate. Dzeko ha segnato in 7 partite, rimanendo a secco in 3, guarda caso proprio le partite che la Roma non ha vinto. E all'attivo ha anche 4 assist.
rassegna stampa
La capitale del gol
Il bosniaco è il migliore d'Europa per rendimento in questo inizio di stagione tra gli attaccanti delle migliori squadre
(A. Angeloni)
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