Nonostante le voci che lo vorrebbero lontano da Trigoria, Garcia va avanti per la sua strada: «Non penso al fatto che possa essere la mia ultima panchina. Sono il capobranco, mi assumo certamente parte delle responsabilità ma preferisco preoccuparmi del Genoa. Sono sereno e combattivo ma non sono stupido, so che ci sono delle cose da cambiare e da migliorare. Ma ho tante energie, conosco le regole del gioco ma adesso penso solo a vincere col Genoa. Poi penseremo a trovare delle soluzioni a gennaio. Dobbiamo dimostrare carattere e personalità, ritrovando voglia di giocare e freschezza fisica dopo la sosta, anche perché giocheremo di meno rispetto alla prima parte di stagione».
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Jim congela Garcia
«Spero che la Roma vinca contro il Genoa, ma qualunque decisione che io prenda o debba prendere su qualsiasi cosa, non potrà mai basarsi soltanto sul risultato di una singola partita» ha dichiarato ieri il presidente della Roma
Nel frattempo la girandola dei nomi papabili per prendere il posto del francese continua a girare, come scrivono Stefano Carina e Gianluca Lengua su "Il Messaggero": da Spalletti fino alla boutade di Mourninho. Sulla questione fa chiarezza Pallotta, tirato in ballo in una fantomatica cena venerdì scorso a Londra con lo Special One: «Sciocchezze, sono stato a Boston tutta la settimana». E Garcia? «Spero che la Roma vinca contro il Genoa, ma qualunque decisione che io prenda o debba prendere su qualsiasi cosa, non potrà mai basarsi soltanto sul risultato di una singola partita».
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