rassegna stampa

Italia in stile Roma

Oltre ad Astori e De Rossi, contro la Norvegia troverà spazio dal primo minuto anche Alessandro Florenzi

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Nessuna rivoluzione per il debutto nelle qualificazioni europee: l'Italia va bene così e Conte, analizzata al video in questi tre giorni la prova di Bari contro l'Olanda, sembra intenzionato a confermare, domani sera a Oslo contro la Norvegia, la formazione per nove-undicesimi. L'unico avvicendamento, oltre al rientro di Buffon (fuori Sirigu), è forzato: Marchisio non può giocare perché squalificato per l'espulsione (decisione esagerata dell'arbitro Rodriguez) contro l'Uruguay nel pomeriggio dell'addio al mondiale. Al suo posto quasi sicuramente ci sarà Florenzi che, già tra sabato e ieri, dovrebbe aver vinto il ballottaggio con Parolo: il giallorosso, va ricordato, non è stato schierato inizialmente da Garcia in campionato contro la Fiorentina (in campo solo a metà ripresa, fuori Totti) e non ha giocato nemmeno un minuto in azzurro giovedì sera contro la nazionale di Hiddink. Il ct si lascia solo un dubbio, sempre sul lato destro del campo: Candreva ha ancora la possibilità di iniziare la gara. L'escluso sarebbe Darmian. Soluzione che, però, convince fino a un certo punto lo staff tecnico.

TRIS DI GARCIA -  La Roma, con l'ingresso del centrocampista di Vitinia che in giallorosso fa il jolly (ala, terzino e intermedio), diventerebbe il club con più titolari (3), dando per scontati Astori e De Rossi, in campo già giovedì sera dal primo minuto. Trio romanista, come il 16 ottobre del 2012. Sono passati, quindi, quasi 23 mesi dall'ultima volta. Zeman e non Garcia sulla panchina giallorossa, Balzaretti e Osvaldo dall'inizio a Milano, sempre con De Rossi (a Oslo la presenza numero 99), contro la Danimarca, gara valida per le qualificazioni mondiali. Curiosità: in porta De Sanctis, oggi a Trigoria e all'epoca al Napoli, per l'indisponibilità di Buffon, e nel finale spazio per Destro al posto di Balotelli. Il precedente fa ben sperare: 3 a 1 il risultato con rete di De Rossi (quella decisiva per il 2 a 0). Espulso al primo minuto della ripresa Osvaldo.

PERPLESSITÀ LEGITTTIMA -  La probabile formazione di partenza, con il 3-5-2 che piace più di ogni altro sistema di gioco al ct, è dunque questa, provata pure ieri nelle esercitazioni tattiche davanti alle sagome schierate con il 4-5-1, possibile assetto della Norvegia: Buffon; Ranocchia, Bonucci, Astori; Darmian, Florenzi, De Rossi, Giaccherini, De Sciglio; Zaza, Immobile. L'opzione Candreva non è comunque da scartare: l'Italia, contro l'Olanda, ha scelto più la corsia di sinistra, coinvolgendo l'esterno De Sciglio, l'intermedio Giaccherini e l'attaccante Immobile. A destra, dove mancherà proprio il titolare Marchisio, potrebbe servire il laziale, più offensivo di Darmian. Ma l'ingresso di Florenzi, capace di fare l'ala e di cambiare posizione in corsa, potrebbe bastare. Tra gli innesti a sorpresa bisogna evidenziare El Shaarawy, non utilizzato a Bari perché leggermente infortunato (distorsione alla caviglia). E' l'alternativa a Immobile per il lavoro che sa fare da punta e da esterno a sinistra.

STATISTICHE INDIVIDUALI -  Chiellini non recupera e torna a Torino. Ma Conte può star tranquillo: Astori, al posto del titolare mancino nella linea a tre, dà garanzie. Il difensore della Roma risulta, almeno a guardare i dati del match, tra i migliori contro l'Olanda. Dietro è il più bravo, primo per i palloni recuperati (9) e per i duelli di gioco vinti (11). È pure l'azzurro che ha anche fatto più falli (3) con Immobile scatenato nel pressing e che ne ha subiti di più (2) con Verratti entrato nel secondo tempo. «Giorgio mi ha dato una grossa mano: gioca nel mio ruolo e conosce Conte. Mi ha spiegato i movimenti e le nozioni, lo vorremmo sempre con noi» spiega Astori che ringrazia Chiellini. Ieri pomeriggio niente allenamento per gli azzurri, ma full immersion tattica. Lunga e approfondita lezione di Conte davanti allo schermo per preparare le contromosse.