Stasera, alle ore 21, allo Stade de Lumieres di Lione esordirà l'Italia negli Europei 2016. Il primo incontro sarà già il più complicato perché, il Belgio di Wilmots è al secondo posto nel ranking Fifa contro il dodicesimo degli Azzurri. Anche l'ultimo precedente non fa ben pensare visto che, il 13 novembre 2015, il Belgio fece capire a Conte qual è il gap da colmare: un 3 a 1 che confermò i limiti della rosa, che per giunta ha perso anche qualche titolare di riferimento.
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Italia, il primo esame è contro il talento
Stasera la prima sfida degli Azzurri contro la seconda squadra del ranking Fifa: il Belgio di Wilmots. Sfida tra due modi differenti di vedere il calcio: organizzazione contro talento e difesa contro attacco
L'obiettivo è scontato: ribaltare il risultato partendo da oggi e continuando per tutto l'Europeo, per sorprendere chi non da l'Italia tra le favorite. Proprio per questo che Conte spera in una reazione dei suoi ragazzi contro chi non le da un minimo di fiducia e di speranza. Ma le perplessità ci sono e nessuno le nega, cominciando da Conte. Il movimento calcistico italiano è all'anno zero e solo un terzo dei giocatori della Serie A sono convocabili. A centrocampo non ci sono Marchisio e Verratti e i loro ricambi sono Thiago Motta e De Rossi, entrati nei 23 finali negli ultimi giorni disponibili. Molti sono all'esordio nello scenario internazionale, per nazionali, come Florenzi, Sturaro e Bernardeschi. In attacco la situazione è critica, come riporta Ugo Trani su Il Messaggero, Immobile e Zaza non segnano dal settembre 2014, Pellè è il capocannoniere delle punte con 5 gol, Eder e Insigne ne hanno fatte solo 2 a testa. Le uniche certezze sono quelle del blocco Juve.
Quindi che sfida ci aspetterà stasera? Una partita che vedrà da un lato l'organizzazione mentre dall'altro il talento. Conte che proverà a far prevalere il piano tattico e Wilmots punterà tutto sul talento dei suoi campioni, mettendo da parte la tattica. L'Italia dovrebbe schierarsi con il 3-5-2, con Darmian a centrocampo, pronto a trasformarsi in terzino per bloccare i pericolosissimi esterni avversari. Oltre l'organizzazione tra i titolari fondamentale saranno anche i panchinari, che serviranno per tenere alto il ritmo di gioco.
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