(Il Messaggero - U.Trani)Garcia deve decidere come cambiare la Roma capolista. Gli interpreti a disposizione sono quelli: ormai li conosce bene. Ma il tecnico di Nemours, senza Totti e Gervinho che hanno inciso (e tanto) sul rendimento dei giallorossi, si trova a un bivio: proseguire sul percorso classico e semplice, confermando ogni calciatore nel suo ruolo e sostituendo gli infortunati con i giocatori che usava in corsa al loro posto, oppure deviare sulla strada nuova e originale, scegliendo un sistema di gioco diverso e inventando qualche spostamento audace in campo. A Udine, insomma, capiremo se il francese è allenatore rigido o stravagante.
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Il tridente di Garcia. Semplice o gasato?
(Il Messaggero – U.Trani) Garcia deve decidere come cambiare la Roma capolista. Gli interpreti a disposizione sono quelli: ormai li conosce bene.
PRIMI ESPERIMENTI - Oggi Garcia si dedicherà all’approfondimento tattico e probabilmente svelerà le sue intenzioni. Nell’addestramento di ieri mattina, ha sempre messo Borriello e Ljajic in tandem. Per farli conoscere meglio, visto che insieme hanno giocato pochissimo. Nemmeno un’ora, in tutto: 3 minuti nel recupero del derby, i 15 finali contro il Bologna e 35 contro il Napoli. Con loro (non sempre, però) è stato provato anche Florenzi, per quello che dovrebbe essere il tridente titolare. Marquinho è al momento il quarto uomo del tridente, anche perché il quinto, Caprari, non è stato mai utilizzato. Il brasiliano quattro volte è entrato per Florenzi, mossa che si può ripetere contro l’Udinese.
RUDI IL CREATIVO - Più volte Garcia ha chiesto a Pjanic di avanzare da trequartista. E’ successo a Milano, l’ultima volta, guarda caso contro la difesa a tre di Mazzarri. Non è da escludere che il bosniaco possa avanzare anche nella gara del Friuli: pure Guidolin si affida alla linea arretrata con tre uomini. Nell’allenamento di ieri il francese ha schierato anche un assetto che prevedeva contemporaneamente Florenzi, Borriello, Ljaijc, Marquinho e Pjanic. Un’esercitazione come tante altre propedeutica al possesso palla. Il bosniaco potrebbe anche avanzare nel tridente, in mezzo o sulla fascia. Ma uscirebbe uno davanti, con il rientro di Bradley a centrocampo. O dovrebbe arretrare Florenzi.
ADEM SI CANDIDA - Ljajic è carico: «Sono pronto, non vedo l’ora di tornare dal primo minuto. Adesso siamo più forti della Juve, abbiamo cinque punti in più... Ho caratteristiche differenti da quelle di Gevinho: lui è più veloce e io più tecnico. L’assenza di Totti è pesantissima». Destro è di nuovo a Trigoria: palestra al mattino e lavoro in campo, corsa leggera e un po’ di pallone, nel pomeriggio. Sta meglio, invece, Gervinho: Rudi lo vorrebbe recuperare per Udine, ma lo staff medico frena e spera di metterlo a disposizione di giovedì contro il Chievo. Già esauriti i 4000 tagliandi del settore ospiti del Friuli.
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