Da ieri quel pronostico di Sabatini del 99% di Schick alla Roma si è trasformato nella realtà del 100%. Sì, perché il ceco dopo un estenuante tira e molla che ha caratterizzato gli ultimi dieci giorni di mercato, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, è un nuovo calciatore della Roma: "Sono felice, è la squadra giusta per me", le poche parole dette prima d'imbarcarsi da Genova, destinazione Roma dove ad accoglierlo c'era Monchi.
rassegna stampa
Il giallorosso è molto Schick
Accordo con la Samp, 40 milioni complessivi: è l’affare più costoso della storia della Roma
Decisivo il doppio incontro tra la dirigenza giallorossa (rappresentata dal ds e dal dg Baldissoni) e quella doriana (Ferrero-Romei) in mattinata, bissato poi nel pomeriggio da quello con gli agenti del ragazzo Pavska e Satin.
Schick diventa l'acquisto più oneroso della storia della Roma, superando addirittura i 70 miliardi di Batistuta nel 2000. Verrà pagato 40 milioni di euro (38+2 di bonus), con un esborso iniziale di 6 milioni per il prestito, ai quali seguirà poi l'obbligo di riscatto con una prima tranche di 13 milioni esercitabile a partire da febbraio 2018 e il restante che sarà estinto entro giugno 2020. Oggi alle ore 11 il calciatore svolgerà le visite mediche (che nel suo caso, visto gli ultimi trascorsi, non sono una formalità) e poi firmerà l'accordo che lo legherà in giallorosso sino al 2022 a 2,2 milioni più bonus a stagione. Prenderà la maglia numero 14.
Talento puro, attaccante-rivelazione della passata stagione che a Trigoria avrebbero potuto già prendere lo scorso anno a 4,5 milioni (era stato offerto dall'agente Dario Canovi) e che ora Monchi è stato costretto a pagare 10 volte di più. Ora la palla passa a Di Francesco che dovrà trovargli la giusta collocazione tattica in campo.
In teoria con l'arrivo di Schick la rosa giallorossa dovrebbe esser stata ultimata. Condizionale tuttavia d'obbligo. Se per le fasce i rientri di Peres, Florenzi e Karsdorp regalano più certezze a Di Francesco, nel pacchetto dei centrali manca qualcosa. A Trigoria, però, continuano a ripetere come l'acquisto di un difensore sia una possibilità e non una necessità. E chiudono all'ennesimo rilancio juventino per Strootman.
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