La maglia, ultimo filo che tiene unito il calcio con il suo romantico passato, scrive Romolo Buffoni su Il Messaggero. Per i tifosi è non la seconda, ma la prima pelle. Consenso contagioso, entusiasmo alle stelle, store presi d’assalto: “Mai vista una maglia così bella”, il coro via social e radio a sovrastare il sussurro della minoranza che osa notare difetti: “Sembrano i colori della Spagna…”, “L’ha presentata Dybala, siamo sicuri che rimane?”.
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Il Messaggero
Il fascino delle maglie rétro. Ma i puristi puntano il dito
Store presi d’assalto: “Mai vista una maglia così bella” il coro via social e radio a sovrastare il sussurro della minoranza che osa notare difetti: “Sembrano i colori della Spagna…”
Ma, scavando, un punto d’incontro lo si trova: “Adesso bisogna comprare i giocatori giusti a cui farla indossare. Però quanto costano care…”. Perché la maglia è sì splendida a prescindere, ma meglio se è vincente. Anche se in tasca, al tifoso, non viene niente.
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