Ma la Roma non doveva vergognarsi per come aveva vinto a Baku? Fate come vi pare, verrebbe da dire, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero.
rassegna stampa
Il doppio capolavoro di Edin meritava un’altra difesa
I primi due gol del Chelsea arrivano grazie a due regali della retroguardia giallorossa
Si (ri)comincia in maniera pessima, bissando - di fatto - l'assist pro Insigne di sabato scorso, stavolta con Jesus nelle vesti di fine suggeritore. Possibile? Possibile. Difensori da incubo, in parole povere. Anche in mancanza di un pressing potente dei Blues. Mah. Roma in vena di regali, regaloni anzi. Il raddoppio di Hazard arriva ovviamente grazie ad un altro cadeau giallorosso, poi la botta (con deviazione) di Kolarov per restare in partita. Una partita inspiegabile, per molti versi pazza.
Pallone quasi costantemente tra i piedi dei ragazzi di Di Francesco; Chelsea in attesa, anche dell'errore della Roma.
Poi, Dzeko. Che c'entra Dzeko? C'entra, c'entra. Avete presente un gol da copertina? Anzi no: da fantascienza. No? Beh, allora date un'occhiata alla rete di sinistro del Cigno di Sarajevo. Che, tanto per mandare un bacetto ai suoi indefessi detrattori, ha voluto segnare il suo primo gol in carriera in casa del Chelsea, proprio sotto i tifosi arrivati dalla Capitale. Ma siccome Edin è uno che ha a cuore la sua gente, ha pensato bene, anzi benissimo di bissare in fretta quel capolavoro. Con un colpo di testa letale. Tutto a posto, quindi? Macchè... Vatti a fidare dei difensori... E così doppietta anche per Hazard. Amen.
Riflessione finale: Se tu hai un attaccante nei primi 30 posti del Pallone d'Oro, devi avere per forza anche un difensore almeno nei primi cinquanta. Sennò, fai tanta fatica. E non vinci.
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