Doppia ansia in “serbo”: Kolarov e Milinkovic – causa mancate coincidenze aeree – dovrebbero tornare nella capitale soltanto venerdì 17, dopo oltre 20 mila chilometri percorsi da entrambi solo fuori dal campo fra Cina, Corea del Sud e Italia. Per i due tecnici di Roma e Lazio, come scrive Alberto Abate su Il Messaggero, si aggiungerà pure l’ansia per altri tredici protagonisti (su 22 in campo), che gireranno l’Europa prima di presentarsi alla supersfida del 18 novembre.
rassegna stampa
Il derby dei due mondi
Giallorossi e biancocelesti in viaggio con le loro Nazionali per 125 mila km
Sarà l’Italia a strappare a Roma le maggiori energie mentali e capitali: i giallorossi, in particolare, viaggeranno per 71.071 chilometri complessivi; tra andate e ritorni. Da El Shaarawy Florenzi e De Rossi a Parolo e Immobile (4.108 km ciascuno). Meno male che almeno il ritorno degli spareggi contro la Svezia si terrà lunedì 13 a San Siro, ma Inzaghi e Di Francesco sino ad allora non potranno comunque tirare alcun sospiro. A Trigoria sperano che Ventura non sfiori il momento d’oro del Faraone, a Formello l’ultimo affaticamento al retto femorale d’Immobile tiene tutti in apprensione.
Lukaku scalpita per una maglia da titolare nella stracittadina, ma i suoi muscoli saranno provati dalla doppia amichevole in Belgio contro Messico e Giappone? Senz’altro non scalfiranno quelli del ninja Nainggolan, appena rientrato dopo Jordan in nazionale: stavolta, nemmeno pensando alla Lazio, in patria prenderà alcuna precauzione.
Balleranno circa mille chilometri fra Allison e Strakosha, ma – dopo circa sette collettivi di viaggio – difficilmente con Brasile e Albania saranno titolari in porta. Fra Zagabria e Atene straordinari invece per Manolas in difesa. Il ct dell'Olanda Advocaat, non ha risparmiato a Strootman 5.733 chilometri fra Aberdeen e Bucarest per l’amichevole con la Romania, orfana di Radu ormai da 5 anni.
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