rassegna stampa

I paradossi del mercato

LaPresse

Gli infortuni e le svendite dello scorso anno. Borsa piena e squadra in emergenza

Redazione

La partita di oggi pomeriggio a Firenze è una gara chiave per la Roma: se non dovesse vincere, sarebbe difficile riprendere la corsa per andare in Champions. E non tanto per i tre punti che dividono i giallorossi dal quarto posto, quanto per la quantità e la qualità delle squadre che precedono o affiancano i nostri eroi. E la Fiorentina è una di queste, scontro diretto dunque.

Prima di Napoli, pochi avrebbero creduto in una vittoria, molti avrebbero sottoscritto un pareggio e invece è andata come abbiamo visto: una bella Roma, col dominio intelligente del primo tempo ha perso prima De Rossi, poi Manolas e infine ha subito il pareggio. Il Napoli ha meritato? Ci mancherebbe altro, giocavamo in casa della seconda in classifica, però, a ranghi completi, il risultato poteva essere pieno e oggi saremmo in altre acque.

È utile sottolineare i particolari, non per creare alibi ma per apprezzare anche lo sforzo che De Rossi sta compiendo per essere di nuovo utile alla squadra. Perché la Roma di oggi non può fare a meno di lui, tanto che lo stesso Di Francesco è costretto a cambiare modulo a secondo della sua presenza.

Dopo una campagna acquisti con 11 nuovi ingressi è un paradosso, che fa il paio con le svendite dello scorso anno. Borsa piena e squadra in emergenza e per fortuna che abbiamo Eusebio, aggiungerei. Manolas, come Dzeko, Pellegrini e Florenzi è un altro pilastro: oggi siamo affidati a loro e allo spirito della squadra. Solo la vittoria conta, altrimenti si comincia a scivolare verso il basso, e non è assolutamente una bella cosa.

(P.Liguori - CURVA SUD)