Mats Hummels è tornato. No, Mats Hummels c'è sempre stato. Bastava guardarlo, aiutarlo e magari farsi aiutare, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. È sbucato a Trigoria a mercato finito, da svincolato d'oro. Un regalino per De Rossi, che da poco aveva deciso di passare alla difesa a tre. Un centrale in più, di quel calibro poi: ottimo, habemus il Muro, come quello di Berlino, tanto per restare in Germania, la sua patria. Ma Daniele non poteva utilizzarlo, Mats andava bonificato e in effetti ci voleva qualche settimana. Giusta giusta per il suo successore, Juric. Invece? Niente. Si diceva: non è in condizione. E anche: ha staccato la spina, non regge, i dati dopo i test sono tutti negativi, e pensare, negli allenamenti gli andavano via tutti gli avversari, prendendo un' imbucata dietro l'altra. Possibile? Non sarà al cento per cento ma una mano la poteva dare: dieci, venti minuti, mezz'ora a partita, pian piano. Aveva solo bisogno di giocare, visto che si stava allenando come gli altri. Juric non lo ha calcolato nemmeno nelle partite più semplici, preferendogli anche Cristante come centrale di difesa. E Hummels, prima dell'arrivo di Ranieri, stava preparando le valigie, pronto a tornarsene in Germania. Sir Claudio, che ve de calcio e rispetta i campioni, ha fatto una cosa molto semplice: lo ha voluto vedere all'opera. Mats, tra mille difficoltà, contro Fiorentina, Napoli e Tottenham ha commesso degli errori grossolani, ha solo dimostrato di essere quel calciatore che serve (serviva) a questa Roma in piena difficoltà, ovvero, la classe e la personalità che non tutti possono avere. Hummels ha dimostrato di saper vincere i duelli (contro il Lec- ce, nove), di dominare l'avversario, di essere perico- loso nell'area nemica. E non è al cento per cento.
Forzaroma.info
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Il Messaggero
Hummels e Pisilli, il vecchio e il bambino della Roma ritrovata
La classe e l'esperienza del tedesco, l'energià del baby decisivo e già tuffato nel futuro
Poi c'è Niccolò Pisilli, In pochi mesi ha visto tutto, anche la Nazionale. Contro il Lecce ha giocato una buona parte della ripresa, e l'ha indirizzata subito, come un navigato big. Un paio di allunghi, un gol e quell'esultanza genuina, per niente costruita. Niccolo è una certezza del domani. Ha vent'anni e un contratto da ragazzo, che presto verrà adeguato. Pisilli sa attendere, senza fretta: aspetta e spera, anche nella partecipazione al prossimo mondiale in Canada, Usa e Messico, con gli azzurri di Spalletti. Il bambino di Mou è lanciatissimo.
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