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Il Messaggero

Hermoso e Ndicka restano a Roma: finalmente è l’ora di Hummels

Hermoso e Ndicka restano a Roma: finalmente è l’ora di Hummels - immagine 1
Prima da titolare per il tedesco
Redazione

Il purgatorio è finito. Anche la diffidenza, le battute, l'incredulità, le frasi sibilline sui social per non giocare mai. Oggi Mats Hummels partirà titolare per la prima volta vestendo la maglia della Roma, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Il calendario recita 7 novembre, sono trascorse già 14 partite tra campionato e coppe e il tedesco, che soltanto cinque mesi fa giocava da protagonista la finale di Champions per poi essere premiato come miglior difensore della competizione, ha racimolato finora la miseria di 24 minuti. Poco più di metà tempo nella grandinata di Firenze, con la squadra in 10 già sotto 4-1. Il tempo di entrare, guardarsi intorno, riconoscere i volti dei compagni stravolti, e il destino ci mette lo zampino con quel colpo di testa alle spalle di Svilar. Si proprio il portiere serbo che ieri sedeva vicino a Juric e ha fatto gli onori di casa, avendo passaporto belga: "Siamo stati un po' sfortunati in queste ultime partite, dobbiamo fare meglio ma ci stiamo ancora adattando. Andrà meglio molto presto. A volte sembra che tutto sia contro la Roma. La contesa tra la nazionale serba e belga? Purtroppo non posso rispondere". Tornando al tedesco, è la sua notte. Fa un po' sorridere per un campione del genere dover ripartire a 35 anni, ma tant'è. Perché sinora non è finito soltanto dietro a Mancini, Ndicka e l'altro centrale arrivato in extremis, a mercato chiuso, Hermoso. Ma quando c'è stato da cambiare, da far respirare qualcuno dei due centrali a fianco dello stopper, Juric gli ha sempre preferito Angeliño e addirittura Celik. Del resto il tecnico è stato chiaro: vede Ndicka centrale e Hummels come suo sostituto. Ergo, se sta bene l'ivoriano gioca e Mats fa panchina. Ora, l'indisposizione improvvisa di Evan regala una maglia da titolare a Hummels. Chissà che non bastino questi 90 minuti per cambiare le convinzioni del tecnico. Del resto Ndicka per due stagioni ha sempre giocato come centrale mancino, regalando prestazioni convincenti. Spostato ultimamente centrale, fa più fatica.