(ilmessaggero.it) - ROMA La benzina di Zeman sul fuoco pirotecnico di Inter-Roma. Stramaccioni è un neofita della serie A ma, anche per i suoi trascorsi giallorossi, sa che non può fidarsi della sfida di domenica a San Siro fra due squadre rivali che quando si affrontano non lesinano emozioni con epiloghi spesso da goleada.E Zeman questi scenari li conosce bene visto che il suo primo addio alla Roma venne propiziato dal funambolico 4-5 di 13 anni fa all'Olimpico che costò ai giallorossi di Totti la Champions: dopo una girandola di gol l'argentino Simeone, imbeccato da Baggio, siglò di testa il ko di fronte ad un Olimpico stremato. Sensi poi chiamò Capello, comprò Samuel-Emerson-Batistuta e fu scudetto. Ma il luna park ha origini antiche: nella preistoria ci sono due 6-0 per l'Inter nel 1930 e nel 1953 e uno per la Roma nel 1942; poi negli anni '60 la Rometta si prende la soddisfazione di infliggere un secco 3-0 ai nerazzurri sulla strada euro-mondiale con Angelillo che si vendica di Herrera.
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Goleade e veleni, riecco Inter Roma
(ilmessaggero.it) – ROMA La benzina di Zeman sul fuoco pirotecnico di Inter-Roma.
Bersellini e Liedholm. Negli anni '80 cominciano sfide più equilibrate, a cavallo degli scudetti griffati Bersellini e Liedholm. Un'entrata alla brasiliana (il carrinho) di Falcao su Bagni che Agnolin marca col rosso diretto (sull' 1-2) scatenando polemiche caratterizza un bel 3-2 per l'Inter a San Siro nel 1981. Poi un balzo di un decennio scarso e l'anno dopo le notti magiche di Italia '90 si celebra la finale di Coppa Uefa: 2-0 a Milano per l'Inter del Trap, un gol e un palo di Rizzitelli all'Olimpico non bastano ai giallorossi di Ottavio Bianchi per ribaltare il risultato. Gli attacchi cominciano a prenderci gusto: l'Inter di Bagnoli subisce un 4-1 nel 1992 poi l'arrivo di Ronaldo da una parte e quello di Zeman dall'altra spettacolarizzano i match e per la Roma sono tempi cupi: a fine 1997 viene espulso Totti per fallo su Colonnese e l'Inter travolge 3-0 la Roma e nel ritorno all'Olimpico è solo 2-1 per i nerazzurri ma Ronaldo sigla una doppietta fantastica. Ma è solo l'antipasto, l'anno dopo ancora due rovesci per Zeman: 4-1 a Milano e il funambolico 5-4 nel ritorno con in campo il trio Baggio-Ronaldo-Zamorano.
Spalletti e Mourinho. Con Capello il registro cambia: nel 2001 tappa saliente nella corsa verso lo scudetto giallorosso è un 3-2 con doppietta di Montella che rende più vicino il tricolore. Poi ancora gol a raffica: nel 2003 4-1 per la Roma e l'anno dopo 3-3 dopo che i giallorossi si erano portati 3-1. Ma il salto di qualità arriva in concomitanza con calciopoli: scudetto revocato alla Juve, l'Inter che piazza il poker di scudetti con Mancini e poi con Mourinho, e l'unica antagonista è la Roma di Spalletti che però ne mastica di bocconi amari: ko nella Coppa Italia 2005 e 2006 e fuochi d'artificio nella Supercoppa. La Roma si porta sul 3-0 a San Siro, poi viene tallonata e rimontata con sigillo finale sul 4-3 di Figo nei supplementari. La rivincita degli spallettiani si materializza nel 2007: un memorabile 6-2 nell'andata (3-0 al 15' pt) confeziona la vittoria nella Coppa Italia e la Roma ci prende gusto. Con un rigore di De Rossi vince anche la Supercoppa a Milano. Ma è un fuoco di paglia: 4-1 per l'Inter all'Olimpico e poi, anno di grazia 2007-2008, 1-1 a San Siro con polemiche furiose per un'espulsione di Mexes (per Totti è un aiutone).
Rimonte e veleni. È il prologo di tanti veleni: la Roma rimonta un'Inter in fuga, intravede lo scudetto all'ultima giornata a Catania, poi ci pensa il solito Ibra a chiudere i giochi. Il ping pong prosegue: 2-1 e Coppa Italia alla Roma, 8-7 ai rigori e Supercoppa all'Inter con traversa di Totti ed errore di Juan. I nerazzurri prendono il largo: 4-0 all'Olimpico alla ripresa, 3-3 a San Siro e Roma ko nei quarti di Coppa Italia. Comincia l'era Mourinho che irride gli avversari coniando l'espressione zero tituli: sulla strada del triplete l'Inter perde 2-1, la Roma si porta a -1 poi c'è la surreale sfida con la Lazio e all'ultima giornata Milito firma lo scudetto . Ma prima a Ranieri sfugge anche la Coppa Italia: in finale 1-0 gol di Milito ma la partita è una corrida a Totti viene espulso per un plateale calcione a lingua lunga Balotelli sotto gli occhi di Rizzoli. Mourinho fugge nella notte Champions di Madrid e Benitez agguanta la Supercoppa, 3-1 alla Roma con doppietta di Etòo. Gli ultimi squilli sono un 5-3 che Leonardo consegna a un Ranieri agli sgoccioli nel 2011 e un 4-0 sulle spalle del traballante Gasperini che illude la Roma della meteora Luis Enrique nel febbraio scorso. Ora è già ricambiato tutto: Stramaccioni new entry e Zeman old style: i tifosi romanisti incrociano le dita.
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