Walter Sabatini, nominalmente direttore sportivo della Roma, per mesi (anni?) è stato - di fatto - il massimo dirigente di Trigoria. Non essendo presente quotidianamente in sede James Pallotta, Sabatini, affiancato dal dg Mauro Baldissoni, ha comandato la società non soltanto sotto l’aspetto sportivo. Poi, neppure tanto all’improvviso, qualcosa è cambiato: al proprietario Pallotta, ad esempio, è cominciato a non bastare più/soltanto il Re delle Plusvalenze. E, di conseguenza, tutto quello che era targato Sabatini. Tipo Rudi Garcia.
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Gli interrogativi e i rischi legati al mercato che verrà
Nel presente, in attesa di individuare chi sceglierà il sostituto di Sabatini, resta da capire come sarà possibile che Sabatini continuerà a fare il mercato della Roma, acquisti e cessioni, fino al prossimo 30 giugno
Caduto Monsieur Rudi, e persa la battaglia, Walter si è eclissato. Prima della partita con l’Inter, il suo annuncio d’addio: «A giugno me ne vado, Pallotta è d’accordo». Nel presente, in attesa di individuare chi sceglierà il sostituto di Sabatini (Pallotta? Zecca?Baldissoni? Spalletti), resta da capire come sarà possibile che Sabatini continuerà a fare il mercato della Roma, acquisti e cessioni, fino al prossimo 30 giugno. Un interrogativo assolutamente non legato alla professionalità (e alla bravura) del ds uscente, ma alla tempistica/operatività di una faccenda così delicata.
(M. Ferretti)
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