Real palleggiatore, Roma forzatamente attendista ma pronta a ripartire costantemente in contropiede: ecco il canovaccio tattico della prima frazione. Roma costretta spesso a guardare gli uomini di Zizou Zidane passarsi e ripassarsi il pallone, prima di tentare la giocata per Ronaldo, ma mai con un atteggiamento passivo o con i reparti sfilacciati.
rassegna stampa
Gli applausi della gente sono il segnale per ripartire
I tifosi giallorossi hanno apprezzato l'impegno e la prestazione di carattere dei proprio giocatori, segna che qualcosa sta cambiando
Primo tempo senza reti e applausi all’intervallo da parte della gente romanista verso la propria squadra. Omaggiata per aver messo sul terreno di gioco tutto quello che poteva, a testa alta e senza eccessiva paura di fronte ad un avversario più forte.
Poi quando Ronaldo ha piazzato il colpo di tacco in corsa per liberarsi di Florenzi, portandosi con una magia la palla sul destro, tutto lo stadio vestito di giallo e rosso ha capito che stava per accadere qualcosa di grave. Il fulmine in diagonale al “sette” alla sinistra di Szczesny del portoghese ne è stata la conferma. Poi ancora il raddoppio di Jesè.
Al termine della partita Roma applaudita ancora dalla propria gente nonostante la sconfitta. Un segnale da non sottovalutare, ricordando i fischi piovuti sui giocatori al termine della sfida con il Bate nonostante la qualificazione agli ottavi.
(M. Ferretti)
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