rassegna stampa

Giannini: “Sono stregato da Kolarov, bravo come Nela e Candela”

L'ex capitano della Roma: "Il serbo è un calciatore che trasmette serenità. Ha esperienza, classe. Quando parte fa la differenza, sa tirare, crossare"

Redazione

Peppe Giannini non è più il tecnico del Racing Fondi, ma resta in attesa di una nuova chiamata. Intanto si gode la Roma. "Beh, sì. Mi piace", dice in un'intervista di Alessandro Angeloni per Il Messaggero. "Noto una crescita costante. In ogni partita ci sono cose in più che funzionano. Si vede il grande lavoro di Di Francesco. Ha formato una squadra compatta, che non dà mai la sensazione di sbandare. Il Napoli è molto forte ma non credo abbia margini di miglioramento. La Roma sì".

Quindi giallorossi più forti del Napoli?

"Non ancora. Napoli e Juve sono un gradino avanti, ma nel gruppo successivo, con Inter e Milan, i giallorossi sono i migliori. Bene anche la Lazio. Inzaghi mi piace tanto. L'ho studiato perché volevo attuare un calcio simile al suo: la Lazio sa essere sempre diversa in base alle partite. Lui e Di Francesco sono i miei preferiti. Io giudico gli allenatori dal loro modo di lavorare, non dal palmares".

Magari con Schick vedremo una Roma diversa. "I giocatori di talento sanno sempre adattarsi. Può stare sulla fascia o più interno, può agire dietro Dzeko o al suo fianco. Deve essere messo nelle condizioni di mostrare il suo talento".

Chi le piace in particolar modo della Roma?

"Kolarov. Un acquisto di spessore. Un calciatore che trasmette serenità. Ha esperienza, classe. Quando parte fa la differenza, sa tirare, crossare. La Roma in quel ruolo non ha mai avuto grandi interpreti, tranne Nela e Candela. Ecco, lui è uno di spessore".

Perché a Roma non si vince?

"L'occasione era lo scorso anno, poi sono arrivati troppi problemi".

Tipo?

"La Roma ha giocato senza tifosi e questo lo ha pagato. Poi la questione Totti-Spalletti non ha dato una mano, quindi alcune scelte sbagliate, qualche punto perso qua e là...".

Che ne pensa di Spalletti?

"Bravissimo allenatore. Come carattere? Non lo so, non lo conosco personalmente. Ma a volte certe forzature dialettiche possono essere utili in alcuni spogliatoi, non in altri".

L'ambiente romano condiziona?

"Qui ci sono tante pressioni. Per vincere ci vogliono uomini di spessore tecnico e caratteriale".