Alla vigilia sicuramente Garcia non si aspettava un Frosinone così tosto:«Complimenti, ha lottato su ogni palla e se continua così farà una stagione importante». E la Roma? «Dovevamo chiudere prima la partita, sarebbe stato meglio per metterci al riparo da sorprese. Inquadriamo poco la porta. Un passo indietro rispetto alla prestazione con la Juve? Chi conosce un po' di calcio sa che quando si affronta la Juventus in casa è una partita differente rispetto a quando si gioca in casa di una neopromossa. Serve un campo di qualità, con dimensioni normali per giocare bene. Nel primo tempo abbiamo fatto solo un tiro in porta su undici e se avessimo migliorato questa percentuale l'avremmo chiusa prima. Ma, ripeto, è la prima volta nella stagione che non prendiamo gol».
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Garcia: “Roma, troppi pochi tiri nello specchio”
"Un passo indietro rispetto alla prestazione con la Juve? Chi conosce un po' di calcio sa che quando si affronta la Juventus in casa è una partita differente rispetto a quando si gioca in casa di una neopromossa"
L'esperimento Totti-Dzeko ha funzionato poco, Keita-De Rossi leggermente di più: «C’è da migliorare, bisogna continuare a lavorare. Edin non è qui da tanto tempo e su questo modulo abbiamo bisogno di automatismi. La cosa più importante è che non abbiamo avuto infortuni. Questa partita andava gestita: se si vince e non ci sono infortunati, posso solo pensare positivo». Poi la fatidica risposta sul suo pupillo: «Insisto troppo con Gervais? Contro una difesa tutta schierata serviva un giocatore che saltasse l'uomo e lui lo fa. E' stato uomo partita con il Real Madrid e il Valencia in amichevole. Stavolta ha fatto una buona gara, né più né meno degli altri».
Nonostante le premesse della vigilia, secondo Il Messaggero le scelte, in un modo o nell’altro, sono state tutte pensate per la partita di mercoledì con il Barcellona: «Era importante tenere in conto i tempi di gioco avuti con le nazionali. Era la prima di sette partite e sappiamo quanto Radja è importante per noi, soprattutto in mancanza di Pjanic, Anche per Dzeko era previsto lo stesso trattamento. Non abbiamo avuto infortunati e questo con le sei partite che arrivano, soprattutto col Barcellona, è un dato buono. Ruediger? Non può stare al cento per cento. Si è preparato poco, non era semplice, ma ci ha portato la sua fisicità. E’ utile aver trovato un calciatore forte fisicamente e bravo sulle palle alte. Lui, nei duelli, si è ben comportato».
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