rassegna stampa

Garcia: “Roma ambiziosa ma incompleta”

Rudi, minimalista e dimesso, non usa più quella parola che gli è costata tantissimo nell'ultima annata: scudetto

Redazione

Ricomincia il campionato e la griglia di partenza nella volata verso il titolo è sempre la stessa. La Juventus resta la favorita e saprà già a fine pomeriggio che cosa l'aspetta in questa stagione. Ad aprire le danze, infatti, c’è la Roma la principale avversaria dei bianconeri negli ultimi anni. La squadra di Garcia oggi, come evidenzia Il Messaggero, è sicuramente più forte di quella che arrivò al traguardo lo scorso 31 maggio e il tecnico francese non è quello di un anno fa. Fa una certa impressione sentirlo parlare esclusivamente di calcio. In conferenza stampa ufficializza il portiere titolare, sottolinea che Totti a 39 anni non può essere brillante in tutte le gare e quindi per forza di cose alcune le salterà, spiega che Gyomber non è ancora pronto per giocare essendo appena arrivato, confessa che spera di avere Maicon tra due domeniche per la sfida contro la Juve e che il terzino sinistro non c'è in organico. Rudi, minimalista e dimesso, non usa più quella parola che gli è costata tantissimo nell'ultima annata: scudetto. Separa le ambizioni dagli obiettivi. «Io non sono cambiato, sono qui per vincere titoli. Ma noi dobbiamo, come prima cosa, conquistare la qualificazione in Champions». Insomma, il minimo è il podio per la terza stagione di fila.

E chiama in causa i giocatori e i dirigenti, oltre ai tifosi. In questo senso Garcia si rende conto che ormai è più facile essere criticato all'interno che all'esterno. Pallotta gli chiede il primo successo dell'era Usa e la squadra lo vuole decisivo come nella prima stagione. «Il disfattismo a volte ci può anche stare, ma io penso sempre positivo. Abbiamo grande convinzione e tanto entusiasmo. Dalle difficoltà nasce sempre il bello».

Il tecnico francese dice «Totti e Dzeko insieme non è un'eresia». Il capitano, però, parte in panchina. «Avremo un giocatore che sta di più nell'area avversaria. La Roma sarà più ricca: con più opzioni, in particolare davanti, potrò cambiare quando l'idea di gioco non funziona. Un bel vantaggio». Promosso Iago Falque, perché lo ha avuto dall'inizio. Ha i difensori contati, con Florenzi e Torosidis terzini. Non cerca alibi. Trova, invece, la frase del buongiorno al campionato. «La storia della Roma non ha avuto i risultati che questa città e questo club meriterebbero. Ma è la storia della Roma, è il suo destino di vincere. E noi, con addosso la maglia più bella del mondo, dobbiamo essere all'altezza del destino della Roma».