rassegna stampa

Garcia: “Ora ci pensi il Sassuolo. Noi possiamo sognare”

(Il Messaggero – S.Carina)  Prima o poi si stancherà di collezionare record. Anche perché, come ha spesso ricordato, quello che conta è il risultato finale.

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(Il Messaggero - S.Carina) Prima o poi si stancherà di collezionare record. Anche perché, come ha spesso ricordato, quello che conta è il risultato finale. Esser tornato a -5 dalla Juventus alimenta ancora una flebile speranza in Garcia: «Contro il Sassuolo sarà una gara difficile per la Juventus, la squadra di Di Francesco deve salvarsi ma soprattutto quella di Conte ha giocato giovedì, lo rifarà lunedì e non potrà non pensare alla semifinale di ritorno con il Benfica dopo tre giorni. Possiamo ancora sognare, aspettiamo». Non può far altro. La sua squadra continua a vincere (9 successo di fila) e divertire: «Siamo come un vino rosso? Sì il paragone mi piace. Quando abbiamo aperto la bottiglia era così così, poi ha preso aria ed è andata bene». Anche in una serata magica, trova qualcosa su cui migliorare: «Nei primi 20 minuti abbiamo sbagliato molto, siamo poi cresciuti finché c’è stata la grandissima giocata di Pjanic». Gli fanno rivedere la magia del bosniaco, chiedendo novità sul rinnovo del calciatore: «E’ un grande campione, importantissimo per noi. Questa rete deve fare il giro del mondo. Ognuno deve godere di questo gol. Detto questo, non voglio entrare nella questione». Entra invece nella querelle Sky-Balotelli, difendendo il centravanti: «E’ stato coraggioso a venire a rispondere. Quelli che giocano sanno che è difficile parlare quando si perde, quando poi c’è un processo al giocatore, è ancora più difficile».

E’ una parentesi, torna immediatamente a elogiare la sua squadra: «Ho parlato con Rami dopo la partita e ha ammesso che è stato difficile giocare con una squadra che non dava punti di riferimento. Ricordiamoci che giochiamo senza Strootman da tanto tempo, ma abbiamo un centrocampo di giocatori complementari. Inoltre abbiamo la possibilità di far attaccare molto i terzini». E tra questi, si sofferma su Dodò: «Quando un giocatore così giovane torna da un infortunio importante, necessita di partite per trovare il ritmo e lui l’ha trovato». Chi invece non lo ha mai perso è Nainggolan: «Ha una corsa incredibile e molta forza nelle gambe: sul piano fisico è un mostro – spiega Garcia - Sul piano tecnico e di impostazione del gioco può invece migliorare ancora molto ma è bravissimo a fare le cose semplici».

LA FELICITÀ - Parola al ‘mostro’: «Per me diventa tutto facile perché gioco con giocatori di qualità, che mi hanno dato una mano sin dall’inizio». Uno di questi è De Rossi: «Darei qualsiasi cosa per giocare Roma-Juventus con qualcosa in palio – spiega il nazionale azzurro - In realtà sarebbe bello per tutti se lo scudetto fosse ancora in gioco a due giornate dalla fine del campionato. Si giocherebbe con la gente sopra i lampioni». Non è ancora il momento dei rimpianti «ma fare 85 punti non mi è mai successo – riflette il centrocampista - come non è mai successo alla Roma. È qualcosa di incredibile pensando all’anno scorso quando stavamo con le pezze al c… come si dice a Roma. Siamo forti come la Juventus? Sentirsi alla pari di una squadra che ha fatto 90 punti non è facile dirlo e forse non sarebbe nemmeno giusto. Alla fin è stato un campionato equilibrato, lo sanno anche loro. Un po’ di paura l’hanno avuta, siamo stati l’avversario più duro per loro in questi anni». Si tradisce parlando al passato. Ci pensa Totti a riaccendere la speranza: «Non è finita, la Juve se lo dovrà sudare fino alla fine». Poi il cordoglio per la scomparsa di Vilanova: Se n’è andato un uomo di calcio, stimato da tanti. Mi unisco al dolore espresso da sportivi di tutto il mondo».