«Se giocheremo sempre così, vinceremo tante partite», la linea della società dettata dal direttore sportivo Sabatini dopo la sconfitta contro la Sampdoria. Come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", la prestazione di Marassi non va dispersa, ma elaborata per risalire la classifica. Il messaggio è chiaro dalla dirigenza giallorossa, il tecnico non è a rischio esonero, Garcia continuerà il suo lavoro a Trigoria con il pieno appoggio del club.
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Garcia alla resa dei conti
Le prossime tre partite contro il Carpi all’Olimpico, il Bate a Borisov e il Palermo al Barbera decideranno il futuro della Roma in campionato, e quello del tecnico francese sulla panchina giallorossa
Che siano dichiarazioni convinte o di facciata è ancora presto per scoprirlo, certo è che, qualora le cose continuassero ad andare negativamente, piazza e società troverebbero in Garcia il capro espiatorio a cui addossare le colpe. Perchè la Roma nonostante gli investimenti onerosi della scorsa estate, il secondo monte ingaggi della serie A con 113 milioni (allenatore escluso) e il calendario iniziale abbastanza agevole, non ha ancora ingranato schemi tattici e vittorie. Ma le perplessità sul francese sono antiche. In primavera, dopo i colloqui con Conte e Ancelotti, è stato però deciso di confermarlo, sì per una questione di fiducia, ma anche perchè l'esonero sarebbe stato troppo caro per chi è sotto la lente d’ingrandimento del Financial Fair Play: 17 milioni lordi (2,8 milioni netti a stagione fino al 30 giugno 2018).
Le prossime tre partite contro il Carpi all’Olimpico, il Bate a Borisov e il Palermo al Barbera serviranno per dare un senso alla stagione e, ovviamente, al futuro di Garcia. Da Ancelotti a Mazzarri, passando per Spalletti o aspettando Conte dopo l’Europeo.
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