"Decisiva è solo per il Gladbach". Il sorriso di Paulo Fonseca è dedicato a Marco Rose, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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Fonseca scaccia ogni pressione: “Partita decisiva? Sì, ma per loro…”
Il tecnico: "La Roma, in campionato o in Europa League,deve presentarsi in campo con la stessa mentalità"
"Poi anche per noi la tappa è importante. Al passato, cioè all’andata, non dobbiamo però più pensare. Guardiamo avanti. Bisogna lottare per vincere qui e basta. Perché la Roma, in campionato o in Europa League,deve presentarsi in campo con la stessa mentalità. Puntando, dunque, al successo".
La Roma terza deve difendere la posizione sul podio appena riconquista dopo l’attesa lunghissima, quasi un anno e mezzo. Qualche titolare sarà risparmiato per la partita di domenica pomeriggio al Tardini contro il Parma. Almeno 3 novità dopo la vittoria contro il Napoli. E 2 sono in difesa: Fazio per Cetin e Santon per Spinazzola.
L’altra è in attacco, dietro a Dzeko (senza maschera): Perotti per Pastore, anche se il ballottaggio coinvolge pure Under e Florenzi. Fonseca non si sbilancia sul ruolo del capitano, lasciato da 4 gare in panchina: «E’ pronto e può giocare in diverse posizioni. Sintetico e blindato.
Spinazzola è rimasto a casa. E’ il 16° contrattempo stagionale. Che riapre il dibattito sulla full immersion dei grandi club. Fonseca si sbilancia: "Si, mi taglierei lo stipendio pur di giocare meno partite. Perché no? Sono disposto a perdere denaro pur di vedere uno spettacolo migliore. Tutti si vogliono sedere davanti alla tv per divertirsi. Anch’io. Questo, però, non succede in Italia e nemmeno all’estero. Perché, con troppe partite, i club non possono schierare sempre i giocatori migliori. Una volta ci sono le coppe, un’altra il campionato o comunque la nazionale. Dal punto di vista fisico è impossibile avere i calciatori al cento per cento in ogni match e per tutta la stagione. E a perdere è appunto lo spettacolo".
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