rassegna stampa

Fonseca pronto all’esame di incoscienza

LaPresse

Il tecnico portoghese domani all'esordio in campionato: "In due o tre anni vinceremo un trofeo. Faremo un gioco offensivo indipendentemente dall'avversario"

Redazione

La vera novità nella Roma ha il nome di Paulo Fonseca. Il portoghese, che domani sera esordirà in campionato contro il Genoa, ha conquistato Trigoria con il suo carisma: dai preparatori, agli addetti ai lavori fino ad arrivare ai calciatori, tutti pendono dalle sue labbra, scrive Gianluca Lengua su "Il Messaggero". La scelta di non concedersi troppo alle telecamere dopo le amichevoli è piaciuta ai dirigenti giallorossi, perché in un ambiente delicato come quello della Roma, basta anche una frase fuori posto a far saltare equilibri costruiti nelle settimane.

Questo non significa che il tecnico non abbia ambizioni, anzi, è convinto che la squadra possa raggiungere grandi obiettivi come mai accaduto negli ultimi tempi: "In due o tre anni credo che riusciremmo a conquistare un trofeo", ha detto in un'intervista a Record. Evidentemente Paulo vede qualcosa che i tifosi non riescono ancora a palpare forse perché offuscati dalle delusioni della scorsa stagione (addii di Totti e De Rossi compresi) o per il mercato poco convincente, ma ancora in via di definizione. Un'incoscienza, quella dell'allenatore, che non può che far bene all'ambiente e restituire stimoli ai vecchi che li avevano persi. "Voglio che giochino nella metà campo avversaria, con la linea difensiva lontana della nostra porta. Per me è fondamentale costruire una squadra che non guardi al nome degli avversari per sviluppare il suo gioco, il nostro obiettivo è tornare subito in Champions. Proveremo ad essere audaci e coraggiosi, percepisco un grande impegno e coinvolgimento di tutti i calciatori. Non vinceremo tutte le partite, però, dobbiamo far sentire ai nostri tifosi che siamo capaci di lottare sempre fino all'ultimo minuto".