Un gol che ha fatto godere mezza Roma, un gol che vale per due, per tre e che improvvisamente dà l'idea che quell'uno a uno è più una vittoria che un pareggio. L’esaltazione del capolavoro di Alessandro Florenzi contro il Barça è mondiale: dai rivali, vedi Piqué, al mondo della politica, Salvini, dello sport, da Malagò fino alla Vinci. Addirittura il presidente del Coni esprime un pensiero futuristico. «Della prodezza di Florenzi con il Barcellona parleremo per decenni. È uno spot per il calcio».
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Florenzi, l’arte del gol
«L’altra sera abbiamo fatto una grande partita sulla concentrazione. Adesso inizia il difficile. Se non battiamo il Sassuolo...»
Come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", il gol non è stato esaltato solo dagli organi di stampa italiani, ma di tutto il mondo. Stupore, ammirazione, Florenzi paragonato «per un secondo a Pelè». Il papà Luigi, in un’intervista a Sportmediaset, ha confessato che in casa resta un «somaro» e che se si dovesse montare la testa sarebbe pronto a «tagliargliela». Poi ha raccontato: «Pensate che mi avevano dato per morto perché al gol di Ale mi sono cascati gli occhiali e mi ero chinato per raccoglierli. Tutti invece mi sono venuti attorno dicendo oddio Gigi si sente male». Anche la mamma è contentissima. «Alessandro è un cuore di mamma, e basta. Per me resta lo stesso di sempre. Ci ha fatto sognare, è stata una cosa meravigliosa. A lui è sempre piaciuto giocare a pallone, è nel suo dna». Un gol che, come riporta il sito della Uefa, lo candida per il premio di "Giocatore della settimana", insieme a Cristiano Ronaldo, Mueller, Hulk, Griezmann, Calhanoglu, Draxler e Di Maria. Lui non ci pensa e si concentra alla prossima partita di serie A: «L’altra sera abbiamo fatto una grande partita sulla concentrazione. Adesso inizia il difficile. Se non battiamo il Sassuolo...»
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