rassegna stampa

Eusebio pedala contro vento

Di Francesco prepara la sfida all’Inter facendo i conti con infortuni e trattative. Perotti si ferma, De Rossi in dubbio e mezza Roma è al centro del mercato

Redazione

Inter-Roma è la partita che introduce la settimana della verità, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero: 8 giorni che prevedono anche la doppia sfida contro la Sampdoria, il recupero di mercoledì 24 gennaio a Marassi e il ritorno del 28 all'Olimpico. In palio, in 3 match, c'è la stagione del club giallorosso. Della dirigenza, dell'allenatore e dei calciatori. In 3 partite si giocano il futuro.

La Roma probabilmente si fermerà al Nord dopo la partita di Milano: per far gruppo e dare continuità al lavoro, in attesa della gara di Genova. Di Francesco, nel momento più complicato della sua gestione, avrebbe però preferito passare una settimana diversa da quella che sta vivendo con la Roma che, all'inizio del 2018, è scivolata al 5° posto.

Il tecnico, chiamato a ritrovare la quadra del suo 4-3-3, alla fine rischia di essere quasi in emergenza nella notte in cui si vorrebbe prendere la rivincita contro l'ex Spalletti. L'unica mossa, più o meno annunciata, è l'avanzamento di Florenzi, a destra, nel tridente offensivo, con Peres nuovamente titolare sulla stessa fascia.

Avvicinandosi allo scontro diretto, Di Francesco ha il vento è contrario. Gli basta contare gli interpreti: sono sempre meno. Adesso  c'è l'improvviso stop di Perotti, bloccato da una contrattura (con edema) alla coscia destra. La scelta, insomma, è minima. E grande diventa, invece, il dubbio sul regista, se  De Rossi non sarà disponibile: Gonalons, ultimamente, ha deluso e Strootman, adattabile in quel ruolo, non è sembrato in forma. Davanti, con Florenzi e Dzeko, sembra scontato il ritorno di El Shaharawy a sinistra. Ma non c'è solo il campo. Perché poi i giocatori, finito il lavoro, si ritrovano al completo nello spogliatoio, a parlare e discutere sotto la doccia, prima di tornare a casa.

Nainggolan e lo stesso Emerson non negano l'evidenza del possibile addio davanti ai compagni. Non si usano i social, pericolosi in casi del genere. Meglio qualche faccia a faccia per dirsi in privato come può andare a finire. Altri nemmeno sanno se partiranno o resteranno: Skorupski, Peres, Strootman ed El Shaarawy. In mezzo, aspettando la sfida da dentro o fuori contro l'Inter, c'è Di Francesco che, per quanto simbolo della resilenza giallorossa di questi tempi, si deve preparare ad assorbire qualsiasi colpo.