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rassegna stampa

Eusebio, Pallotta non vuol dire fiducia: “Conta solo quella dei miei calciatori”

LaPresse

Il tecnico: "Mi sarei preoccupato se Pallotta fosse stato felice"

Redazione

La vigilia più lunga. Sia perché è iniziata già dopo lo 0-2 di Bologna - con la squadra immediatamente in ritiro - ma soprattutto perché questa sera Di Francesco si gioca la panchina: la fiducia al tecnico è a tempo.E legata soprattutto ai risultati, a partire dalla gara con il Frosinone, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero.

La conferma arriva dal silenzio della dirigenza. L’unico segnale è arrivato oltreoceano dalla pesante esternazione di Pallotta ("Sono disgustato"). A chi gli riporta le parole del presidente, Di Francesco - sempre più solo - replica così: "Mi sarei preoccupato se fosse stato felice. Se sento la sua fiducia? Ora non c’è bisogno di sentire la fiducia di nessuno. Il concetto è solo uno. Io ho bisogno dei miei calciatori e loro hanno bisogno di me. Litigi?Non ce ne sono stati. Magari litigassero davvero, chi litiga con un compagno è perché ha senso di appartenenza e amor proprio. Solo insieme possiamo uscirne, senza pensare a puntare il dito l’uno contro l’altro".

Quello che invece ormai è chiarissimo è che il mercato - al netto delle dichiarazioni di circostanza - non lo ha soddisfatto. Sul mercato: "Non ne voglio parlare in questo momento".

Out Perotti per almeno 10 giorni, la passerella finale la regala su Pastore: "Cercheremo di trovargli una collocazione migliore". A conferma che le perplessità estive sulla possibilità che l’argentino ricoprisse il ruolo di mezzala non erano così assurde.