Eusebio Di Francesco è un po' come Spalletti all'inizio della sua seconda avventura romana: è uno che ama parlare di calcio e soprattutto spiegarlo, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Eusebio, le regole del gioco
Viaggio nei metodi di lavoro del nuovo tecnico della Roma dalla tattica fino al calendario e alla durata degli allenamenti
Interessante, ad esempio, capire la tattica che utilizza per affrontare le squadre che si chiudono: "L'importante è avere pazienza- spiega - C'è chi pensa sia meglio giocare sulla seconda palla e lanciarla lunga. Io no, voglio che si giri il pallone velocemente per trovare un varco. E nel farlo, il modo più semplice è farlo sugli esterni, dov'è possibile creare con più facilità la superiorità numerica".
Quanto alle ripartenze dice: "Non le alleno di per sé, preferisco abituare i miei ragazzi ad attaccare velocemente cercando le linee di passaggio che conosciamo. La mia filosofia è semplice, palla avanti in verticale per aggredire la profondità. Perché se mi schiaccio, e non ho uomini in zona, fatico poi ad attaccare".
Di Francesco, rispetto a Zeman, appare più malleabile tatticamente: "Imporre a priori il 4-3-3 è un errore. Non lo nego, è un modo di giocare che mi piace molto ma nella mia carriera ho anche cambiato. Posso giocare col trequartista, a due in mediana... Non sono un dogmatico". E' molto attento sulle palle inattive: "Alterno zona e uomo. La prima la prediligo soprattutto sulle punizioni laterali. Marcando a uomo, infatti, crei troppi spazi e rischi di abbassarti".
Al Sassuolo, senza le coppe, la settimana tipo era organizzata così: lunedì riposo; martedì ripresa con lavoro fisico con partita finale di 20 minuti in uno spazio 80x55; mercoledì doppia seduta, con lavoro sulla forza la mattina e tecnica nel pomeriggio; giovedì partita in famiglia o contro la Primavera, utilizzando ogni calciatore per 35 minuti; venerdì analisi video più lavoro tattico a blocchi per difesa e attacco; sabato ancora analisi video, poi schemi su calcio piazzato e situazioni difensive pre-gara soltanto con i 4 titolari del reparto; domenica la partita, con comunicazione della formazione soltanto un'ora e mezza prima del match.
Lascia scrivere ai giocatori il regolamento interno: "Lo scrivono i ragazzi ad inizio stagione. Poi io lo leggo e al massimo aggiungo o cambio qualcosa. Mi piace responsabilizzarli".
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