Alisson, Juan Jesus, Peres, Gerson, il rientrante Emerson e Castan (sì, anche lui che è tornato almeno nella lista dei convocati in attesa, a gennaio, di far rientro in patria) rappresentano un'ala fondamentale nello spogliatoio. E in campo. E questo soprattutto grazie a Di Francesco, come evidenzia Stefano Carina su Il Messaggero.
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Esulta la colonia brasiliana: “Obrigado, mister”
Di Francesco fa ruotare i brasiliani: da Jesus a Gerson. Gli unici senza minuti sono Castan e Emerson Palmieri
Partiamo dal minutaggio: se Alisson sinora le ha giocate tutte con prestazioni che hanno fatto dimenticare in fretta Szczesny - il "bellino da vedersi" Gerson è già arrivato a 8 presenze in campionato (2 da titolare con altrettanti reti) e 2 in Champions (una partendo dall'inizio) per un totale di 332 minuti. Nulla a che vedere con la passata stagione quando era stato ceduto al Lille prima del suo dietrofront. Di Francesco ci ha invece creduto, lo ha tenuto nascosto fino a quando non ha capito che il ragazzo poteva essere utile e poi l'ha lanciato.
C'è poi Juan Jesus (909 minuti stagionali) che non balla più tra la fascia e il centro. Eusebio, dopo avergli chiesto un sacrificio contro l'Inter, gli ha dato un ruolo definito: è il primo cambio di Manolas e Fazio ma non per questo meno importante, con tutte le gare che attendono la Roma. C'è poi Peres (717), ancora alle prese con sali e scendi nel rendimento ma anche sull'ex granata si può contare. Chiedere a Lukaku che prima del suo ingresso aveva rianimato la Lazio nel derby. Ora tocca a Emerson, forse il compito più facile viste le qualità del ragazzo che davanti a sé ha però il totem Kolarov.
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