rassegna stampa

Edin, bomber trascurato

Dzeko, capocannoniere del campionato e dell’Europa League, non viene celebrato a dovere da critica e tifosi

Redazione

Ha segnato 39 gol ma Edin Dzeko non se lo è filato nessuno. Dai tifosi ai media, nessuno escluso, come evidenzia Stefano Carina su Il Messaggero. Prima l'addio del più grande calciatore della storia della Roma (Totti); poi c'era da annunciare il rinnovo contrattuale di chi proverà, almeno a livello sentimentale e di senso di appartenenza, a non farlo rimpiangere troppo (De Rossi); un'altra ancora perché c'era da chiudere il capitolo-Spalletti; poi perché si aspetta di aprire quello Di Francesco; ci si è messa infine anche la trattativa che vede ormai Salah ad un passo dal Liverpool, senza contare le polemiche scaturite dalla clausola rescissoria di 45 milioni inserita nel prolungamento contrattuale di Strootman. Fatto sta: 39 gol (29 in campionato, 8 in Europa League e 2 in coppa Italia) sono finiti dritti, dritti nel dimenticatoio.

Dzeko quest'anno è stato la Roma. Nei numeri sotto porta ma anche nelle presenze, partecipando a 51 (!) gare su 54 con una media di poco inferiore agli 80 minuti. Ha riposato soltanto con l'Astra Giurgiu e nel ritorno con il Villarreal in Europa League, rimanendo ai box per infortunio contro la Juventus. Spalletti lo ha schierato sempre. In primis perché non aveva un sostituto e poi perché Edin si è sempre fatto trovare pronto. In quest'ottica, oltre ai 29 gol in campionato, Dzeko ha collezionato anche 8 assist, finendo quarto nella speciale graduatoria che vede primo Callejon (11) con secondi a pari merito Salah e Gomez (10).

Uno così, bisognerebbe tenerselo stretto.  In pochi fanno caso che il centravanti, dopo una stagione del genere, non ha più soltanto società cinesi che bussano alla sua porta. Qualche club inglese è tornato a farsi vivo e soprattutto in Russia, il nuovo Zenit di Mancini è pronto a sondare la disponibilità della Roma ad intavolare una trattativa. Senza dimenticare il Milan, prossimo a sferrare l'assalto a Morata ma pronto a ripiegare proprio su di lui. C