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rassegna stampa

È tutto chiaro pure per Claudio

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Se guardiamo al calendario non si può stare allegri. Tutti vedono e sanno queste cose ma, a parte l'allenatore, nessuno sembra troppo preoccupato
Redazione

Andare avanti così è uno sfinimento, anche per un uomo sereno e di esperienza come Claudio Ranieri. Per i  tifosi, è una vera e propria tortura: non si fa a tempo a gustare il sapore di una vittoria, che arriva l'ennesimo schiaffo in trasferta. Quella delle mancate vittorie in trasferta ormai none più una statistica, sembra diventata una malattia cronica, fin dai tempi delle prime denunce di Mourinho. Fuori dal GRA non ci sono gioie, scrive Paolo Liguori su Il Messaggero. La cosa peggiore è che dopo ogni schiaffo torna il vecchio discorso fatto da mesi: l'organico costruito dalla proprietà non è sufficiente. Hanno speso male e non soltanto con Ghisolfi, prima c'era Lina e alcuni errori ce li trasciniamo da Pinto. Mou parlava fin troppo chiaro, ma anche De Rossi ha confermato e Ranieri, con metodi e toni diversi, ha evidenziato le stesse pecche. Un'altra punta manca da sempre, il terzino destro appena arrivato, preghiamo sia buono, un altro difensore è necessario e non se ne parla più. E invece siamo pieni di centrocampisti poco utili. Non possiamo sperare nel miracolo dell'ultima settimana e intanto oggi a Udine affrontiamo l'ennesima trasferta contro una squadra pari a noi e reduce da una brutta sconfitta. Navighiamo in una media classifica con pochi sprazzi e, dopo aver abbandonato i sogni di Champions, rischiamo di bruciare entro l'inizio di febbraio tutti gli obiettivi dell'anno. Se guardiamo al calendario non si può stare allegri. Tutti vedono e sanno queste cose ma, a parte l'allenatore, nessuno sembra troppo preoccupato. L'unica strada è buttarsi alle spalle questo clima da depressione e reagire sul campo. Basterebbe una prova di orgoglio. Ma c'è ancora voglia?