Parafrasando Rudi Garcia, Fonseca è tornato al centro del villaggio romanista, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Se una nuova proprietà avrebbe potuto anche presentarsi con il colpo ad effetto in panchina, la permanenza (almeno per i prossimi mesi) di Pallotta garantisce a Paulo la conferma.
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È Fonseca la certezza d’emergenza
La permanenza, almeno per i prossimi mesi, di Pallotta garantisce a Paulo la conferma
Del resto il portoghese ha sempre lavorato incurante delle voci e dei rumors, anche nei momenti più difficili. Che non sono mancati, soprattutto ad inizio 2020. Prima dello stop, la Roma arrivava da due vittorie con Lecce e Cagliari, alle quali si aggiungeva il passaggio del turno in Europa League. Trend positivo che aveva allontanato l’eliminazione in Coppa Italia, alla quale si aggiungevano i 4 punti in 7 partite in campionato con due sconfitte nelle prime due gare dell’anno e tre ko di fila nel mese di febbraio.
Il rapporto creato con il gruppo ha però salvato Fonseca da guai peggiori. Un’unione confermata anche in questi giorni, dove il tecnico è rimasto quotidianamente in contatto con la squadra in videochat.
Mercato, lavoro quotidiano ma anche futuro. Pur con l’incognita di non sapere se e quando la serie A riprenderà, Fonseca ha già spiegato alla dirigenza che vorrebbe progettare la prossima stagione in modo diverso. Stop dunque al ritiro a Trigoria e ritorno a una preparazione più tradizionale in qualche località di montagna. Al netto del luogo, Paulo chiede di avere almeno due settimane a disposizione. E poi, meno amichevoli e no alla tournée in giro per il mondo.
È chiaro che se l’attuale torneo dovesse concludersi in estate, con il prossimo campionato costretto a slittare, i propositi di ritiro fuori dalla Capitale potrebbero anche rientrare.
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