rassegna stampa

Dzeko segna, la Roma sogna

Un gol del bosniaco e lo Shakhtar va ko: centrati i quarti di Champions. Erano dieci anni che i giallorossi non entravano tra le migliori 8 d’Europa

Redazione

Non sembra vero, perché qui è stata persa l'abitudine a certe notti. Ma la Roma, con la Sud che canta il suo amore, scrive Ugo Trani su Il Messaggero, è proprio lì, tra le migliori 8 d'Europa.

1 a 0, il risultato perfetto, con la firma di Dzeko che a gennaio ha detto no al Chelsea preferendo la Capitale. Artefice del nuovo exploit, come a dicembre quando si piazzò nella fase a gironi davanti ai colleghi più celebrati Conte e Simeone, è Di Francesco che, da debuttante della competizione, ha riqualificato il club a livello internazionale. È andato avanti a testa alta tra le big del continente, pur non avendo più la rosa che nella stagione scorsa consentì ai giallorossi il primato di punti (87) della loro storia in serie A. Gli sono bastati i resti che ha saputo far brillare come le stelle delle Grandi. Un esempio rafforza la sua impresa: Karsdorp e Schick, i principali e costosi rinforzi del mercato estivo, non hanno giocato nemmeno un minuto in questo torneo.

 Di Francesco, per raggiungere i quarti a 10 anni dall'ultima qualificazione, ha accantonato il turnover e ha scelto la sua formazione base.  Il 4-2-3-1, con Nainggolan vicinissimo a Dzeko, è evidente in partenza, quando i giallorossi attaccano. Ma l'atteggiamento di squadra è più articolato e prevede, in fase difensiva, proprio il 4-1-4-1, con De Rossi davanti alla linea arretrata, cioè il sistema di gioco che mandò in tilt il 4-3-3 di Sarri. Fazio dietro tiene alto il reparto, Strootman si aggiunge a Nainggolan nel pressing.

La trappola di Di Francesco scatta all'inizio della ripresa. Lo Shakhtar si fa trovare scoperto, con la difesa male allineata: Strootman lancia Dzeko che, tenuto in gioco da Butko, piomba in area e, con l'esterno destro, imbuca tra le gambe di Pyatov per l'1 a 0. Il gol rende più dinamica la Roma che, con Strootman e Nainggolan, costruisce altre chance, sprecate da Perotti, Dzeko. Alisson non rischia mai e chiude il match con il 16° cleen sheet stagionale, il 4° nelle 4 gare casalinghe di Champions.