Al di là dell’offerta più o meno indecente per Benatia che planerà sul tavolo di Sabatini, il dilemma resta lo stesso: vale la pena cedere alla tentazione di incassare tanti soldi con il rischio di far perdere certezze a un gruppo che ha capito che questo potrà essere l’anno buono?
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Dubbio Benatia, mercato al bivio
Castan spera che Bil compagno di reparto resti, ma l’ipotesi contraria non lo agita.
Ma spesso i conti, specialmente vista la spesa di Pallotta per diventare l’unico proprietario della Roma, sono più importanti di alcune certezze tecniche. Se arriva questa benedetta offerta, ci sta che Benatia (e non solo lui) parta, nonostante il parere non troppo positivo di Garcia (e del gruppo), che in merito si è espresso sempre molto chiaramente. Il compito di Sabatini non sarà semplice: cedere senza indebolire la squadra. Quindi, partono in due? Ne arrivano due (di cui uno quotato) o tre. Ricapitolando: Benatia balla tra Manchester United e Chelsea, Ljajic tra Atletico Madrid e qualche squadra tedesca (senza escludere le big italiane, Juve in particolar modo), vedi Dortmund e Schalcke 04, Destro ha dietro il Wolsfburg (offre 24 milioni) ma lui gradirebbe di più una sistemazione in Premier o in Spagna.
L’IDEA E’ JOVETIC Sul fronte (eventuali) entrate, il ds della Roma ha messo la bandierina su vari giocatori, da Basa a Manolas, passando per Chiriches per ciò che riguarda i difensori; Lens (Dinamo Kiew), Kalou (Lille), Konopljanka (Dnipro) o Eto’o (svincolato) se invece si decidesse di cedere Ljajic o Destro. L’ultima (non troppo ultima) idea, ma in tal caso i soldi in entrata devono essere tanti, è Jovetic, vecchio pallino di Sabatini. La Roma sta facendo dei sondaggi con il City attraverso il manager di Ljajic, Ramadani. Non è semplice, però. Per ora è più una suggestione, ma non si sa mai.
CASTAN NON SI PREOCCUPA Castan spera che Benatia (e non solo lui) resti, ma l’ipotesi contraria non lo agita. «Non so se Mehdi andrà via, so solo che nel calcio non è mai un solo uomo a vincere. Se resta potremo fare grandi cose, ma sono convinto che questa squadra possa comunque lottare per lo scudetto. Io leader della difesa? Io sono pronto. Maicon? E’ carico».
IL RITIRO BLINDATO L’allenamento del mattino – anche se Garcia fa svolgere alla squadra solo un lavoro di scarico postamichevole – non è visibile a tifosi e stampa. Qualcuno protesta. Alcuni giocatori, però, vengono mandati a turno tra le gente. La mattina tocca a Emanuelson e Iturbe firmare autografi su un palco allestito nelle vicinanze del campo, nel pomeriggio invece Pjanic e Ljajic accolgono i tifosi nello store del Village giallorosso. Il pomeriggio, Rudi apre i “cancelli” e la squadra si allena davanti a circa mille tifosi. Piove a dirotto. Dopo un leggero riscaldamento, il gruppo lavora sugli schemi offensivi e tiri in porta, per finire con una breve partitella in famiglia. Assenti, oltre ai vari Strootman, Balzaretti e Castan, anche Benatia, alle prese con un problema al polpaccio. De Sanctis ha raggiunto Bad Waltersdorf, Maicon oggi è atteso a Roma, poi qui. Forse.
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