Ogni pausa per le nazionali porta un campanello d'allarme per Dovbyk. A settembre aveva lasciato il ritiro per un problema all'adduttore, mentre ad ottobre il ginocchio ha fatto preoccupare la Roma, scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero. Nella giornata di ieri, invece, ha raggiunto i compagni di nazionale in Turchia con 24 ore di ritardo. Il motivo? Lunedì ha effettuato una risonanza magnetica al ginocchio (quello operato nella stagione 2018-19 dopo la rottura del crociato) per valutare le sue condizioni dopo un colpo subito contro il Bologna. Ieri è arrivato l'ok per raggiungere il ritiro dell'Ucraina, ma verrà controllato anche dai medici della sua nazionale per capire se è il caso di ritornare in Italia. Ieri non si è allenato con il resto del gruppo e resta in dubbio per le due sfide contro Georgia e Albania. Non si tira mai indietro, soprattutto quando si tratta di giocare con la nazionale. Ma sta dimostrando un notevole attaccamento anche ai colori giallorossi. Shomurodov non ha convinto nelle due partite in Europa e Artem si è ritrovato a giocare praticamente sempre. Anche quando aveva pochi allenamenti nelle gambe. Ha saltato solamente il match col Torino. De Rossi e Juric non hanno mai rinunciato a lui ed è il faro dell'attacco. Ha messo a referto 6 reti in stagione e un assist. Su 17 gol della Roma tra Serie A ed Europa League ha partecipato al 41%. Numeri che confermano l'importanza di Dovbyk. A gennaio, oltre a un terzino destro, parte anche la caccia a un numero 9 per farlo rifiatare.
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Il Messaggero
Dovbyk non è al meglio ma raggiunge l’Ucraina
Lunedì ha effettuato una risonanza magnetica al ginocchio (quello operato nella stagione 2018-19 dopo la rottura del crociato) per valutare le sue condizioni dopo un colpo subito contro il Bologna
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