Mettendo da parte l’andamento tragicomico del risultato e pure l’aspetto per certi demenziale della prestazione offerta al Bentegodi, la prima gara del nuovo anno ha confermato i vecchi difetti della Roma. Che continua ad essere una squadra capace di far gol a tutti ma anche di subirne da chiunque, piccoli o grandi avversari che siano. Solo in campionato, la banda di Rudi Garcia ha beccato, in 18 partite, la bruttezza di 21 reti: un rendimento che avrebbe dovuto far scattare da tempo un fortissimo campanello d’allarme a Trigoria e dintorni. Invece, a giudicare dalle operazioni che sta portando avanti la società anche nella sessione invernale del mercato, si sta pensando soprattutto a rinforzare il reparto offensivo, cioè l’attacco che continua ad essere il secondo migliore del campionato. E si seguita a mettere nel mirino attaccanti, soprattutto esterni, e non difensori.
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Dietro è un colabrodo ma si comprano punte
Il calciomercato è appena cominciato, ci sarà tempo fino al primo di febbraio per comprare (e vendere): delittuoso sarebbe non sfruttare al meglio l’occasione e sistemare la difesa
La Roma ha bisogno come il pane di un’alternativa a sinistra, dove Digne - che ha giocato pure le amichevoli - comincia a dare (logici) segnali di stanchezza. Dall’altra parte, cioè a destra, se non c’è Florenzi, uno che si è adattato a giocare in quel ruolo, sono autentici dolori. Ma, come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", la faccenda non finisce qui, perché a forza di non saltare una partita anche Manolas, che per mesi ha rappresentato una sicurezza e ha retto la baracca, sta cominciando a sbandare. Il calciomercato è appena cominciato, ci sarà tempo fino al primo di febbraio per comprare (e vendere): delittuoso sarebbe non sfruttare al meglio l’occasione e sistemare la difesa.
(M. Ferretti)
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