Quattro su quattro, in trasferta, e senza subire gol. La Roma oggi brilla più per la sua compattezza, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
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Di Francesco: “Va bene ma non benissimo”
Il tecnico a fine gara: "Dobbiamo migliorare l'attacco dell'area avversaria, cercando maggiore precisione, con più cattiveria"
E'una Roma difranceschiana, semplice, semplice. In attesa che diventi vincente. "Quando concedi poco agli altri e tieni il pallino in mano, è un bel segnale. Poi dobbiamo migliorare l'attacco dell'area avversaria, cercando maggiore precisione, con più cattiveria", la spiegazione del tecnico della Roma, che ha appena preso tre punti a Torino. Una vittoria sporca, citando proprio Eusebio.
Su Moreno: "Un ragazzo eccellente con grandi qualità tecniche, ha lavorato benissimo con la linea". Poi, il tecnico spiega la posizione di Nainggolan alla Gerson (stile Chelsea). "Volevo che partisse largo per poi fare spazio a Pellegrini. A volte ci siamo riusciti e altre no. Nella ripresa, Radja, è cresciuto molto".
E per un istante ritorna la voglia di parlare di scudetto, anche alla luce di una partita, quella con la Sampdoria, da recuperare. "Dopo la sconfitta col Napoli sembrava che non potessimo competere. Io voglio mantenere l'equilibrio nei giudizi. Lavoriamo sotto traccia e io mi godo la crescita della squadra che comincia ad essere evidente".
Crescita di mentalità, sottolinea l'allenatore. E quando si parla di questo, non può non essere citato uno come Kolarov. Eusebio ne è entusiasta. "Ha una padronanza tecnica incredibile, ma ciò che colpisce e apprezzo è la mentalità. E' lui che fa la differenza per come prepara la partita. Un grandissimo professionista".
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