È semplicemente Eusebio, per strada e allo stadio, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. In ogni conversazione. Qui lo chiamano così perché lo considerano uno di loro. Della Roma.
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Di Francesco top player della Roma
L’allenatore é il primo artefice del magico momento: ha portato gioco, positività, idee e ha abbassato i toni
Eusebio non ha bisogno di mettere in piazza la bontà del raccolto. Non indica nemmeno la classifica che è poi l'unica a contare. Ieri, oggi e domani. In 13 partite, ha già 30 punti: 4 in più dell'anno scorso e con 1 gara in meno. Il dato significativo è, però, un altro. La distanza dal vertice è diminuita. A pesare c'è il rendimento della difesa. Che è la meno battuta e che spesso garantisce il successo, soprattutto in Italia. In serie A, da 10 anni, vince lo scudetto chi prende meno gol.
L'impronta di Di Francesco è inequivocabile. La Roma ha il carattere dell'allenatore: si vede quando i giocatori vanno in blocco ad aggredire l'avversario o il reparto, il movimento non è mai del singolo, perché l'unione, quindi il collettivo, fa la forza. E ha la personalità di Eusebio: in ogni match lo spirito è di chi non si accontenta mai e la mentalità di chi, essendo propositivo, prima o poi va a dama. Alla base, però, c'è la condizione atletica. Senza, il suo calcio diventa utopia. Ecco perché, più volte in pubblico, lo abbiamo sentito spiegare come avrebbe voluto passare un'estate diversa. Più in campo che in aereo. A Monchi, il suo principale interlocutore a Trigoria, ha già fatto presente che la prossima vorrebbe organizzarla in maniera differente.
Meno musi lunghi e più minuti: così la Roma ha preso il volo. Di Francesco, per entrare nello spogliatoio, non ha usato i muscoli ma i metodi. E oggi la squadra è più completa, nonostante l'unico acquisto estivo nello schieramento iniziale è spesso stato solo Kolarov.
Di Francesco si è creato da solo l'abbondanza, rigenerando Peres, Jesus, Gerson ed El Shaarawy e alternandoli insieme con i nuovi Moreno, Gonalons, Under, Pellegrini e Defrel. E cambiando in corsa pure il sistema di gioco. Senza versare lacrime a vuoto per i pali colpiti e agli infortuni numerosissimi.
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