Gli equivoci, che Di Francesco era stato bravissimo a mascherare grazie al lavoro sul campo, ci sono. E sono sempre più evidenti, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero. In primis Schick, che rimane un talento ma non un esterno adatto per il 4-3-3: "Non ha fatto bene ma le cose vanno anche provate. Tra l'altro il ragazzo era influenzato. Questo non vuol dire che non può giocare insieme a Dzeko. Cambiare modulo? Per due gare, non si può buttare al mare un lavoro di mesi".
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Di Francesco: “Non segniamo? È inspiegabile…”
Il tecnico a fine gara: "Cambiare modulo? Per due gare, non si può buttare al mare un lavoro di mesi"
Quello che appare chiaro, anche ai suoi occhi, è che così non va. Altra nota stonata, Dzeko. Che poi, definirla stonata, non è nemmeno giusto nei confronti di Edin che anche ieri si è battuto, ha confezionato l'assist per Pellegrini e ha segnato un gran gol, annullato per una mera questione di centimetri: "Ha creato tante occasioni ma concretizzato poco. Poi quello che ha fatto gli è stato tolto dal Var, a dimostrazione che è un momento in cui gira poco a lui e alla Roma".
A proposito del Var, tende a precisare: "Ribadisco per l'ennesima volta che non mi piace. Quando ci sono errori poi dà più fastidio. C'è chi lo ama, io no. Guardate il gol di Florenzi, sono questioni di millimetri o centimetri. Come si valuta un blocco? C'è fallo o no? Non c'è uniformità sugli episodi, ed è un problema".
E sulla gara: "Paradossalmente quando abbiamo fatto meglio sul punto di vista della manovra nella ripresa, non siamo riusciti a chiuderla". Eusebio poi torna sul problema del reparto offensivo: "Prima facevamo gol con facilità, adesso facciamo fatica ed è per certi versi inspiegabile. Perché siamo stati una settimana a dire che non segnano i centrocampisti, poi quando vanno in rete loro si bloccano gli attaccanti. Probabilmente l'eliminazione dalla coppa Italia ci ha tolto qualcosa dal punto di vista mentale".
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