Roma-Spal è una gara mai nata. C'è un dato, più del 3-1 finale o delle 12 parate di Gomis, che fotografa il dominio giallorosso, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero. "Di arbitraggi potremmo dirne anche noi tante ma al di là di questo credo che la squadra abbia voluto questa vittoria a tutti i costi, siamo stati aggressivi, creando tantissimo specialmente nel primo tempo. Tre gol sono stati anche pochi. Possiamo fare molto meglio, dobbiamo concretizzare di più. Abbiamo lasciato due punti a Genova, oggi abbiamo ripreso il cammino" le parole di Eusebio Di Francesco a fine partita.
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Di Francesco: “La Roma deve concretizzare di più”
Il tecnico: "Col Qarabag ci giochiamo la qualificazione. Niente calcoli, vogliamo vincere, servirà una prestazione con cattiveria"
Una serata nel quale gli è piaciuto l'approccio della squadra "voglio rivederlo anche martedì. Col Qarabag ci giochiamo la qualificazione. Niente calcoli, vogliamo vincere, servirà una prestazione con cattiveria". Anche in una gara senza storia, il gol subito non gli va giù: "Mi girano un po' le scatole, perché ogni gara regaliamo una piccola ingenuità agli avversari. La squadra c'è ma queste piccole disattenzioni vanno eliminate, come nel caso del rigore concesso. Alla fine la Spal non ha praticamente mai tirato in porta. Per rimanere attaccati al carro di quelle davanti bisognava vincere perché di match facili non ne esistono. Dobbiamo evitare questi gol perché da un grande fase difensiva deriva una grande fase offensiva".
Pellegrini parla del suo primo gol in maglia giallorossa: "Lo volevo tanto, è stata una bella partita e una bella vittoria. Meglio di questo non potevo chiedere". Soddisfatto anche Emerson, al rientro dopo 187 giorni di calvario: "L'importante era tornare, ci vorrà un po' di tempo per essere quello dello scorso anno. Giocare a destra? Perché no, giocherò dove vorrà Di Francesco".
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