Rimangono tre gare per alterare posizioni e decisioni sulle panchine dei principali club apparentemente cristallizzate: quelle odierne tra Psg e Angers e tra Chelsea e Arsenal – in palio le rispettive coppe nazionali – e la finale di Cardiff, il prossimo tre giugno, dove Real Madrid e Juventus si contenderanno la Champions. In tutti e tre i casi, la panchina che traballa è la stessa: quella di Emery al Psg, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Di Francesco adesso va in pressing sulla Roma
Oggi incontra il patron Squinzi per liberarsi dal Sassuolo. Emery aspetta e ancora spera
Sia nel caso non vincesse la coppa di Francia che Wenger lasciasse l’Arsenal o che Allegri salutasse la Juventus in caso di Triplete, a tremare è sempre lo spagnolo. Situazioni che riguardano indirettamente la Roma. A Trigoria rimangono alla finestra, aspettando di vedere e capire cosa accadrà.
Intanto è pronto Di Francesco che ieri ha lasciato intendere come la sua avventura al Sassuolo possa ritenersi virtualmente conclusa. L’arco temporale che si è prefissato il tecnico è più una speranza che una certezza. Perché più si dilatano i tempi, più la sua candidatura – al momento in pole – perde quota. A Sassuolo, tutti lo danno ormai sulla panchina della Roma. Lui, da buon abruzzese, preferisce rimanere con i piedi ben saldi a terra. Curioso, in tutto questo, che in un video celebrativo su Totti postato ieri dalla Roma su Twitter, si vede Eusebio che passa vicino al capitano della Roma in una specie di dissolvenza tra passato e futuro. Coincidenza o messaggio subliminale? Per aspettare i giallorossi, Di Francesco si è bruciato la chance di allenare la Fiorentina che è prossima a liberare Paulo Sousa, un altro in attesa di novità. Eusebio attende soltanto una telefonata. Possibilmente, già nelle prossime ore. Le novità non finiscono qui: pronto ai saluti anche il team manager giallorosso Zubiria.
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