Poteva andare anche peggio, alla fine è andata fin troppo di lusso, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. La Roma vince, ipoteca i quarti e con un altro corto muso: 1-0, il terzo di fila dopo quello di La Spezia e contro l’Atalanta, stavolta con tre tiri in porta, sono bastati quelli, a fronte di qualche occasione di troppo concessa agli avversari, specie nel primo tempo. Una bomba di Oliveira dal cuore dell’area olandese cancella una prestazione per lunghi tratti modesta e piena di buche, proprio come il terreno del GelreDome. Queste partite infrasettimanali, che non hanno l’appeal della Champions, portano maggiori fatiche e aveva ragione Mourinho, qui non si può giocare un calcio tecnico e di qualità, il terreno è davvero pericoloso. E la Roma si è adeguata a queste difficoltà ambientali e soprattutto nel primo tempo non c’è stata o quasi: i giocatori non stavano in piedi e la palla girava colta dal mal di testa, senza alcun controllo, nemmeno dei più tecnici, vedi Abraham e Zaniolo. Una specie di disastro, spettacolo assente, i palloni che viaggiano alti, senza criterio, rischio infortuno altissimo. Il risultato paga di tutto, però. La Conference deve restare un obiettivo e in fondo ci si può arrivare anche così.
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Il Messaggero
Di corto Mou si vince pure in Europa
Anche in Olanda la Roma vince per 1-0 e ipoteca i quarti
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