rassegna stampa

Destro, bomber incompreso che piace tanto all’Arsenal

Mattia si sente penalizzato, glielo si legge in faccia. Ha un caratteraccio, ci ha raccontato qualche tempo fa Sabatini. I tifosi non lo amano totalmente.

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Quando è arrivato a Roma, estate 2012, tutti si sono alzati in piedi ad applaudire: Mattia Destro, la perla del mercato della Roma. C’era Zeman, chissà quanti gol farà Mattia, si andava dicendo. Ne ha fatti, ne avrebbe fatti di più, se non fosse stato per l’ infortunio al ginocchio con cui ha convissuto per svariati mesi, anche quando il boemo non c’era più. Ventuno presenze in campionato, sei reti, cinque in coppa Italia e cinque reti. Un’annata discreta per numeri, ma proprio Zeman, per fare spazio a Osvaldo, lo relegava sulla fascia. E lui gradiva poco. Incompreso parte I. Poi, arriva Garcia, che lo aspetta con impazienza, lo fa giocare, se pur nella sua testa non è il centravanti titolare. Destro ingoia, segna 13 reti in campionato su venti presenze. Stessa stagione, Prandelli lo porta in Nazionale ma poi lo lascia a casa nel momento della convocazione finale per il Brasile. Incompreso parte II. L’estate, l’ultima, è fatta di tante occasioni: c’è il Milan, l’Arsenal, il Wolsburg. La Roma pensa a privarsene, facendo un sacrificio, ma Sabatini per lui stravede e i soldi in ballo non sono tantissimi, quindi Destro resta. E poi si doveva anche sposare, sarebbe stato complicato gestire trasloco all’estero e matrimonio. Ma Mattia, al di là di certe questioni tecnico-logistiche, ha voluto rilanciare la scommessa su se stesso e si è rimesso in gioco, restando in una squadra che fa la Champions League e lotta per lo scudetto. In campionato ha giocato dieci partite su undici, in Champions una solo (anche da titolare) su quattro. La casella gol non fa mai mancare il numero quando si parla di lui: quattro i gol segnati in campionato, tutti all’Olimpico, sempre quando da titolare, otto volte in tutto. Conte, come Prandelli, si accorge di lui, lo chiama due volte, la terza lo lascia a casa. Incompreso parte IV.

IL FUTURO -  Mattia si sente penalizzato, glielo si legge in faccia. Ha un caratteraccio, ci ha raccontato qualche tempo fa Sabatini. I tifosi non lo amano totalmente. Possibile che tutti gli allenatori stentino a lanciarlo definitivamente? E’ solo una questione di carattere? Difficile. Di sicuro Destro, all’estero, continua ad avere estimatori: come rivela Tmw, proprio l’Arsenal ha già riavviato i primi contatti informali con la Roma per conoscere la situazione. Piace ad Arsene Wenger. Non si sa se andrà mai a Londra, ma in ogni caso il problema sarà: non essere sedotto e abbandonato ancora una volta.