rassegna stampa

De Sanctis, tutta colpa di una zolla traditrice

(Il Messaggero) Colpa di una zolla. Maledetta. De Sanctis non ha avuto nemmeno la necessità di rivedere il film dell’orrore. Dell’errore. Troppo brutto anche per lui. Perché, ripensandoci bene, sentiva la palla in mano. Anzi nella sua testa...

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(Il Messaggero)Colpa di una zolla. Maledetta. De Sanctis non ha avuto nemmeno la necessità di rivedere il film dell’orrore. Dell’errore. Troppo brutto anche per lui. Perché, ripensandoci bene, sentiva la palla in mano. Anzi nella sua testa era già tra i guantoni. Sicura e ben protetta dal corpo. Perché la traiettoria era chiara, il tiro, così da lontano, quasi telecomandato. Il salto improvviso a unmetro dalle sue braccia, l’urlo della curva nerazzurra e l’esultanza di Brivio. È il quarto gol stagionale subìto dal portiere cheresta re d’Europa. Non è giornata. Perché quando è ormai sera Llorente fa un altro gol pesantissimo.Nel recupero, al fotofinish più di quanto lo sia stato quello di Strootman.

IMPREVISTO RISOLTO Morgan che butta via la palla nel primo tempo per farsi controllare dal medico e per farsi massaggiare il muscolo contratto. Rischia di uscire. Pizzicata alla coscia destra. Indurimento. Non è giornata, appunto. Resta in campo, perché non è niente. Lo tranquillizzano e a sua volta dice a Garcia che ce la fa. Poi, però, Brivio lo beffa con quel sinistro inoffensivo ma incredibilmente saltellante. De Sanctis, più che alla zolla fatale, pensa alla coscia. Al muscolo.Noncalcia più il pallone, evita di rinviare. E di rischiare. Sono troppi i compagni che non stanno bene: quattro a casa,altri inpanchinaequalcuno incampo.Gli avversari lo attaccanoin pressing: vogliono farlo sbagliare anche con i piedi. Meno male che la Roma ora attacca e basta.Perché entranoLjajic e Pjanic, quest’ultimo risparmiato da Garcia per il freddo: il bosniaco aveva dato la disponibilità a iniziare la gara. Meno male che l’ha finita. Perché la Juve vince sempre, come la Roma all’inizio. Un puntoèmegliodi niente.

U.T.