Lo spettro Bayern Monaco si aggira nei pensieri di Daniele De Rossi, in campo durante la disfatta tedesca. Quest'oggi contro il Barcellona il numero 16 giallorosso vuole cambiare marcia, disputando una prestazione di grande livello, per lui e per la squadra: «Ci giocheremo una parte della qualificazione consapevoli che sarà una partita importante, ma non decisiva. Dovremo stare molto attenti, essere ordinati, fare una grandissima gara di sacrificio. Il Barcellona oltre ad essere la squadra più forte di tutte come organico, collettivo e gioco, ha anche il giocatore più forte di tutti, Messi. Ci sarà bisogno di tanta compattezza di squadra». Stasera incrocerà Macherano: «Io come lui? È un percorso che potrebbe appartenermi in futuro».
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De Rossi: “Visto? Lucho non era così scemo”
"Altrove è riuscito a dimostrare che non era uno scemo come lo facevate passare. Mi ha fatto piacere per lui e perché non ero matto a vedere determinate cose"
Lucido sullo sciopero del tifo in Curva Sud per la divisione del settore: «Certe cose sembrano un po’ assurde ma magari dietro c'è una ragione. Sto cercando di documentarmi. Di appelli però non ne faccio perché quando una protesta è così civile deve anche continuare ed essere rispettata. È logico che a noi fa piacere avere uno stadio pieno di bandiere e di gente che canta, ma con la Juve siamo riusciti a vincere anche senza cori». Non fa una piega quando gli chiedono in conferenza stampa dell'espulsione in nazionale: «Ho letto poco, so quello a cui vado incontro quando faccio queste cose. Ma ho visto anche statistiche interessanti come i cartellini rossi presi sia con la Roma che in nazionale. Lo ripeto, a volte mi si annebbia la vista ma rientro nella media. Forse, nella media, non sempre rientrano le prove tv e… forse sconto anche quelle».
Inevitabile la domanda su Luis Enrique:«Sbagliato non aspettarlo? Non lo so. È lui che si è dimesso. Non possiamo dare colpe al club o all'ambiente. C'è stata poca sponsorizzazione da parte vostra perché evidentemente non avevate interesse a farlo - spiega rivolgendosi ai media - Altrove è riuscito a dimostrare che non era uno scemo come lo facevate passare. Mi ha fatto piacere per lui e perché non ero matto a vedere determinate cose».
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